Taverna romana: tutti i big per Paola, eccetto Raggi

Taverna romana: tutti i big per Paola, eccetto Raggi
di Simone Canettieri
1 Minuto di Lettura
Giovedì 13 Febbraio 2020, 00:05
Taverna romana, avanti c’è posto. La vicepresidente del Senato continua a tessere i suoi rapporti per la leadership del Movimento - «ma deve essere una gestione collegiale», frena sempre la pasionaria, ormai regina di strategia - arruolando tutti i grillini capitolini (e non solo). Fanno parte dunque dell’allegra compagnia che spinge per «Paola, ultima spes» l’elegantissimo capogruppo a Palazzo Madama Gianluca Perilli, ma anche il descamisado Francesco Silvestri, attuale tesoriere del M5S alla Camera e per lungo tempo vicecapogruppo vicario. Alla mensa della Taverna romana ha un posto d’onore anche Roberta Lombardi, capogruppo in Regione Lazio, che da sempre si batte per un’intesa con il Pd con Nicola Zingaretti. Paola e Roberta, a dirla tutta, litigarono un po’ alle regionali del 2018: l’allora candidata governatrice in privato prese male lo scarso attivismo della Taverna nella sua campagna elettorale. Acqua passata, soprattutto se c’è in ballo il dopo Di Maio. Attenzione, però alle mensa dell’Urbe manca chi dovrebbe stare a capotavola: Virginia Raggi. La sindaca continua a tenersi fuori dai giochi di potere. «E’ come Rocky: ha preso tante botte, ma non vai a tappeto», ha detto di lei Max Bugani, profondo conoscitore delle cose pentastellate. Impegnata in un ring, Raggi evita la rissa reale. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA