Coronavirus, Tax Free Shopping a rischio per calo turisti cinesi

Coronavirus, Tax Free Shopping a rischio per calo turisti cinesi
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Martedì 11 Febbraio 2020, 17:45
(Teleborsa) - Tax Free Shopping a rischio a causa dello stop dei collegamenti con la Cina. Secondo quanto evidenziato dall'Osservatorio sul Turismo firmato Global Blue e Federturismo Confindustria, che periodicamente mette in luce l'importanza del Tax Free Shopping per l'economia del Paese, il calo di turisti cinesi derivante dall'emergenza Coronavirus potrebbe danneggiare seriamente questo settore.

Una considerazione che si basa sui dati. In Italia, nel 2019, gli acquisti tax free dei turisti provenienti da Paesi extra-Ue hanno, infatti, visto i cinesi (cresciuti del 7% rispetto al 2018) di nuovo al primo posto con un peso pari al 28% del totale, seguiti da russi (12% del totale) e statunitensi (11% del totale).

Presentati a Milano in occasione della "Bit - Borsa Internazionale del Turismo", i dati, divisi per macro-regioni, dimostrano come, nel 2019, i cinesi abbiano rappresentato la principale nazionalità sia al Nord sia al Centro, rispettivamente con il 31% e il 28% del totale, mentre il Sud è stato meta degli statunitensi che hanno pesato per il 27% del totale.

A livello generale il peso maggiore (56% del totale) lo ha avuto il Nord Italia (dove lo scontrino medio dei Globe Shopper è stato di 1.012 euro), seguito dal Centro (41%) e, distaccate, dalle regioni del Sud e le isole (3%). Nel Mezzogiorno si è registrata, tuttavia, rispetto al 2018, la crescita percentuale più elevata: le vendite tax free, infatti, sono cresciute del 32% rispetto al 2018.

Se Milano continua a essere la principale meta per lo shopping, è stata però Torino a far registrare, rispetto al 2018, la maggiore crescita percentuale (+35%) delle vendite tax free, con uno scontrino medio di 1.257 euro (+24% rispetto all'anno precedente), valore che ha superato anche la media di Milano. A trainare gli acquisti nel capoluogo piemontese sono stati proprio i turisti cinesi che, con un peso del 39% sul totale delle vendite, hanno speso in media 1.534 euro. A Verona – si legge nel Rapporto – i russi hanno fatto più acquisti, ma i cinesi (secondi, con il 19% del peso totale) sono stati la nazionalità ad aver fatto staccare lo scontrino medio più elevato (1.135 euro). Al Centro è significativo il boom del Tax Free Shopping a Siena (+61%), con uno scontrino medio di 747 euro, crescita, anche qui trainata dai cinesi (43% del totale). Significativa anche la performance di Forte dei Marmi che è cresciuta del 20% rispetto al 2018 e ha registrato uno scontrino medio di 1.661 euro. Qui sono stati i russi la principale nazionalità (38% del totale), ma i cinesi, terzi con il 12% del totale dietro anche agli statunitensi (14%), hanno fatto registrare anche qui lo scontrino medio più elevato: 4.523 euro.

Tra le città del Sud Italia considerate da Global Blue nel 2019 è stata Napoli a registrare la maggiore crescita percentuale del Tax Free Shopping (+45%), dove i protagonisti principali sono stati ancora una volta i cinesi, con un peso del 30% sul totale delle vendite e uno scontrino medio di 1.715 euro.
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