Roma, mafia viterbese, la Procura chiede 140 anni di carcere

Ismail Rebeshi
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Martedì 11 Febbraio 2020, 21:09
Più di centoquaranta anni di carcere. E' la richiesta della Procura di Roma per una decina di imputati nel processo - condotto con rito abbreviato -  contro la "mafia viterbese". Un giudizio scaturito dall'operazione della Dda di Roma del gennaio 2019. Per i due imprenditori ritenuti a capo dell'organizzazione, a cui è stata contestata per la prima volta nel viterbese l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso, i pm Giovanni Musarò e Fabrizio Tucci, al termine della requisitoria, hanno chiesto 20 anni di carcere ciascuno. Si tratta di Giuseppe Trovato e Ismail Rebeshi. Il primo, detto Peppino, ha 43 anni ed è di origini calabresi. Avrebbe legami con i Giampà di Lamezia Terme e gestisce alcuni compro oro. Il secondo, soprannominato Ermal, è imprenditore albanese di 36 anni e lavora nel settore dei locali notturni e della rinvedita di auto.
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