Biblioteche italiane a rischio, Bradburne: «La Braidense rischia di chiudere»

James Bradburne
di Riccardo De Palo
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 15:42
La nuova legge sul libro è appena stata approvata, con le sue norme a sostegno della lettura e delle biblioteche, che già sembrano insufficienti. «In questo Paese ci sono biblioteche a grave rischio», è l'allarme lanciato dal canadese (ma naturalizzato britannico) James Bradburne, dal 2015  direttore della Pinacoteca di Brera e dell'annessa Biblioteca Braidense - la terza per importanza in Italia, dopo quelle di Roma e Firenze. Malgrado la sua rilevanza, è stata costretta a chiudere alcuni servizi. 

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I numeri sono impietosi: nel 2005 c'erano 145 dipendenti, tra i quali 32 bibliotecari; nel 2022 resteranno soltanto 27 dipendenti e un solo bibliotecario. Va da sé, ha sottolineato Bradburne, che questo «è un trend non sostenibilie». La legge sul libro aveva stanziato soltanto un milione per le biblioteche (ma solo quelle scolastiche), destinato a formare il personale delle scuole. 

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Maria Goffredo, direttrice della Braidense - che ha certamente vita più facile rispetto ad altre biblioteche italiane, in tutto 47 - «è diventata difficile anche la semplice apertura quotidiana dei servizi». La sala consultazione, per esempio, da qualche tempo risulta chiusa  il venerdì e il sabato, mentre la sala manoscritti è sbarrata il lunedì e il venerdì pomeriggio.  

La situazione è insomma «grave», dice Bradburne, che però resta ottimista e si appella ai privati, affinché forniscano il sostegno necessario. «Le biblioteche - sottolinea - sono importanti per la nostra vita e per la democrazia».

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Brera è sede anche di importanti mostre dedicate al mondo del libro. Lo scroso 5 febbraio era stata aperta al pubblico "Biblioteche riscoperte. Ab artis inventae origine. Storia di libri, persone e biblioteche milanesi tra le edizioni quattrocentesche della Braidense", che mette insieme 120 incunaboli del Quattrocento, e tanti libri antichi stampati nei primi anni dell'arte della tipografia. «Questo lavoro impegnativo ha ricostruito l'esistenza di biblioteche che ora non ci sono più», ha commentato Bradburne. Ma sarebbe molto triste occuparci, in futuro, delle biblioteche soltanto in termini di archeologia letteraria.
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