Roma, «vieni qui a fare le fotocopie». E palpeggia una tredicenne

«Vieni qui a fare le fotocopie». E palpeggia una tredicenne
di Michela Allegri e Alessia Marani
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Domenica 9 Febbraio 2020, 11:09

Era entrata nell’internet point di fronte alla scuola, nel quartiere San Giovanni, per fare delle fotocopie, ma il titolare con una scusa l’avrebbe attirata in una zona appartata del negozio, aggredendola. Vittima della violenza è una ragazzina di appena tredici anni che è riuscita a divincolarsi dalla presa, e a uscire chiedendo aiuto, solo grazie al fortuito arrivo di un altro cliente che avrebbe distratto il proprietario dal suo intento. «Quell’uomo mi ha messo le mani dappertutto, si è abbassato anche i pantaloni», il racconto in lacrime alla mamma che ha chiamato il 112. In pochi attimi la strada, a due passi da piazza Re di Roma, si è riempita di macchine della polizia. Dai negozi vicini in molti si sono affacciati: «I poliziotti sono rimasti ore dentro l’internet point giovedì pomeriggio, poi il negozio è rimasto chiuso da allora, non ha più riaperto», raccontano sulla via. La tredicenne è stata accompagnata all’ospedale San Giovanni per accertamenti. L’eco del fattaccio ha fatto presto il giro del quartiere. L’assenza della adolescente da scuola, l’indomani, non è passata inosservata. Alcun mamme, preoccupate, hanno cominciato a chattare tra di loro, trasecolando: «Bisogna fare attenzione, pazzesco, sembrava così gentile quell’uomo», «speriamo non sia accaduto ad altre». 

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Lo straniero, un cittadino bengalese di circa 45 anni, molto conosciuto a San Giovanni dove aveva avviato la sua attività una quindicina di anni fa, è stato arrestato. Per il pool anti-violenza della Procura coordinato dall’aggiunto Maria Monteleone, il racconto della tredicenne, assistita dagli psicologi e ascoltata dagli investigatori del Commissariato San Giovanni, è credibile e coerente, non ha mostrato incertezze e il suo stato di choc era autentico. Ieri l’arresto è stato convalidato e l’uomo trasferito in carcere, a Regina Coeli. La porta a vetri dell’internet point resta chiusa. Il negozio appare piccolino, ma sulla sinistra si intravede una scala di ferro verde che porta a una zona soppalcata. Ed è lì, probabilmente, che l’adolescente è stata attirata con una scusa: «Vieni che le facciamo sopra le fotocopie».

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