Arriva Stellone e l’Ascoli si ferma sul 2-2. Sembrava aver vinto, grazie a Ninkovic, talento bizzoso, che a sua volta passerà alla storia per essere uscito dal campo, per avere chiesto il cambio dopo l’allenatore non gli aveva consentito di calciare un rigore. La Juve Stabia si era vista annullare il sorpasso per fuorigioco, di Vitiello, con Provedel si risolleva dopo la sconfitta con il Perugia. I bianconeri ripartono, bissando il successo ottenuto con Abascal, tecnico della primavera, che aveva fatto da traghettatore dopo Paolo Zanetti. Segna Scamacca al 10’, il centravanti romano potrebbe essere pronto per la serie A e da titolare, in squadra di seconda fascia, segna con un destro secco, partito dal limite dell’area. Il pareggio arriva dopo attacchi intensi, senza peraltro miracoli di Leali. E’ di Forte, su rigore, l’attaccante arrivato dal Belgio a Castellammare è sì da promozione, a prescindere. Fedriga causa il rigore, ma a entrambe manca un rigore.
Vitiello non accetta l’annullamento del fuorigioco e in effetti la posizione è dubbia. Provedel evita il bis, centrato invece da Ninkovic. Il pari arriva allo scadere. Meritato. E’ proprio di Provedel, colpo di testa netto, grazie all’altezza, alla superiorità numerica inattesa in area di casa. Il Del Duca si svuota, Fabio Caserta sorride, dopo essere stato premiato fra i migliori tecnici del nostro calcio, con la promozione delle vespe. Come spettacolo da playoff comodi, ma in fondo anche l’Ascoli ha sprazzi buoni. E un portiere memorabile.
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