«Il 29 aprile e il 9 maggio scorsi siamo andati a fare un controllo - ha spiegato il militare in aula - e abbiamo suonato al citofono ripetutamente, ma non ci ha aperto nessuno. Prima di andare abbiamo controllato la sua auto, era parcheggiata vicino casa». L’uomo, che era finito agli arresti per stalking, in realtà non era evaso.
“Io da un orecchio proprio non sento, nell’altro sento poco. Avevo detto ai carabinieri di prendere le chiavi di casa per controllare…». L’imputato, difeso dall’avvocato Samuele De Santis, ha anche consegnato al giudice documentazione medica che attesterebbe il suo deficit di udito.
Il giudice, dopo una breve camera di consiglio, lo ha assolto.
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