«Pallina sei tutto per me», imbratta il muro dello storico Palazzo Chigi con una poesia d'amore per la ex

La scritta all'entrata di Palazzo Chigi ad Ariccia
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Martedì 4 Febbraio 2020, 10:25
Imbratta il muro all’entrata del monumentale Palazzo Chigi di Ariccia scrivendo una lunga dichiarazione di amore alla sua ex («Pallina, sei tutto per me»), con tanto di post scriptum finale, prima di fuggire indisturbato. Più che una follia di amore, un gesto in sfregio a uno dei patrimoni architettonici, storici e culturali più importanti di Ariccia e dei Castelli, talmente di valore da essere stato proposto per la tutela dell’Unesco, insieme a tutto il complesso della Collegiata di Santa Maria Assunta. Un attacco barbaro quello di un uomo, sui trent’anni, messo a segno ieri poco prima delle cinque del mattino, con una vernice spray di colore azzurro che ha imbrattato tutta la parete alla destra dell’entrata del palazzo principesco. Una scritta lunga quasi dieci metri, disposta su tre righe. Una autentica follia per richiamare l’attenzione della sua ex, con la quale, coma ha scritto nel messaggio, ha fatto due figli prima di essere evidentemente allontanato.

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L’uomo è stato già identificato e oggi dovrà presentarsi al comando dei vigili. Ma la ferita è grande per la comunità ariccina, risvegliatasi con il graffito sul suo monumento. Poi c’è il danno economico ancora da quantificare, con i costi anticipati dall'intervento che ha visto gli operai del Comune cancellare le scritte in attesa del restauro del muro e dell’intonaco, prima della definitiva, nuova tinteggiatura. Ad intervenire, intorno alle 7,30, gli agenti della polizia locale chiamati dal Conservatore del palazzo, l’architetto Francesco Petrucci, che rintracciavano poco dopo la bomboletta spray usata per lo sfregio nelle vicinanze. Immediate le indagini del comando della municipale, coordinate dal commissario David Moretti, che in serata hanno portato all’identificazione dell’atto vandalico, grazie all’esame delle riprese dell’impianto di videosorveglianza installato dal Comune. L’uomo, di cui non sono state ancora rese note le generalità, ma che probabilmente risiede in zona, è stato convocato per oggi alla sede del comando per essere sentito dagli inquirenti e, se ne ricorreranno gli estremi, denunciato per danneggiamento aggravato al patrimonio artistico comunale tutelato dal ministero dei Beni Culturali e Architettonici.
Oltre alla denuncia penale si procederà da subito anche per la richiesta di risarcimento dei danni che potrebbero ammontare anche oltre i diecimila euro. «Una giornata molto triste per Ariccia – ha commentato il Conservatore Francesco Petrucci - come è triste constatare ancora una volta la mancanza di sensibilità di taluni nei confronti dei beni comuni che in questo caso appartengono non solo alla comunità ariccina ma a tutti gli italiani e quanti all’estero amano il nostro patrimonio storico». Non è la prima volta che i beni artistici di piazza di Corte, sulla quale si affaccia Palazzo Chigi finiscono sotto attacco. L’anno scorso alcuni bambini, davanti allo sguardo delle madri, approfittando dello svuotamento delle fontane per la pulizia periodica, si divertirono a correre in tondo dentro la fontana seicentesca del Bernini già danneggiata, alcuni anni prima, da un gruppo di ragazzi ubriachi che provocarono il distacco di alcuni frammenti. Scritte e graffiti, invece, più volte hanno deturpato la storica Locanda Martorelli, una delle tappe degli artisti del Grand Tour tra il ‘700 e l’800.
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