Primarie Iowa, caos risultati. Ma Sanders canta già vittoria: sono primo

Primarie Iowa, caos risultati: si conta a mano. Bernie Sanders: ho vinto io
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Martedì 4 Febbraio 2020, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 23:19

Le primarie democratiche per la Casa Bianca partono col piede sbagliato: la macchina organizzativa del partito va in tilt e a notte fonda in America non si conoscono ancora i risultati dei caucus dell'Iowa, che danno il calcio d'inizio della competizione. Probabilmente slitteranno al pomeriggio ora italiana, dato che il conteggio procede a mano. 

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Bernie Sanders, però, canta già vittoria. La campagna del senatore del Vermont ha diffuso i suoi risultati interni, dai quali emerge Sanders vincitore, seguito da Pete Buttigieg e Elizabeth Warren. Joe Biden è quarto e Amy Klobuchar quinta. Dai dati di Sanders, corrispondenti a circa il 40% dei caucus in Iowa, emerge che il senatore del Vermont è primo nel conteggio finale con il 29,66%, seguito da Pete Buttigieg col 24,59%. Terza la senatrice Elizabeth Warren col 21,24%. Joe Biden quarto col 12,37%, mentre la senatrice Amy Klobuchar è al 11%. Sotto l'1% gli altri candidati.

 


Se il trend fosse confermato, si tratterebbe di una conferma superiore alle attese per Sanders e di un exploit per Buttigieg, che si imporrebbe come leader moderato ai danni di un molto deludente Biden e di una Klobuchar comunque in rimonta. La Warren dimostrerebbe invece di poter rimanere in corsa nel duello a sinistra con il senatore del Vermont. La campagna di Sanders ha giustificato così la decisione di diffondere dati parziali interni: «Riconosciamo che questo non rimpiazza i dati completi del partito democratico dell'Iowa ma crediamo fermamente che i nostri supporter abbiano lavorato troppo a lungo per vedere ritardati i risultati del loro lavoro». 

«Che nottata! Non sappiamo i risultati dell' Iowa ma andremo in New Hampshire vittoriosi», ha promesso un radioso Buttigieg. «Sappiamo che ci sono dei ritardi nei risultati ma sappiamo una cosa, abbiamo superato le nostre aspettative», gli ha fatto eco la Klobuchar. «La nostra agenda non è solo quella dei democratici, è un'agenda per America», ha detto la Warren. Nessuna nota ottimista da Biden, che si è limitato ad attaccare Trump dicendosi pronto «a dargli il soprannome di ex presidente». 


Il caos dei risultati, in ogni caso, è una figuraccia. «Crisi di nervi nel partito democratico. Non riescono a gestire i caucus e vogliono governare. No grazie», infierisce subito su Twitter Brad Parscale, il manager della campagna di Donald Trump. Il tycoon intanto esulta per la sua scontata «grande vittoria» nelle primarie repubblicane in Iowa contro due comparse: l'ex membro del Congresso Joe Walsh e l'ex governatore del Massachusetts Bill Weld.

All'inizio il ritardo dei risultati dei caucus democratici sembrava un vero giallo. Dopo tre ore ancora nessun dato. «L'integrità dei risultati è di primaria importanza. Ci sono stati dei ritardi per controlli sulla qualità», è stata la prima spiegazione del partito democratico, che poco prima della mezzanotte ha ammesso di avere a disposizione solo il 25% dei dati. Le campagne dei candidati sono state subito informate ma questo non è bastato a fugare dubbi e preoccupazioni. Quella di Joe Biden ha scritto una lettera pretendendo spiegazioni. Che alla fine sono arrivate con un comunicato ufficiale. «Abbiamo trovato incongruenze nel riportare tre serie di dati», ha spiegato il partito, che ha cambiato le regole proprio per evitare le contestazioni del 2016 di Bernie Sanders e ha deciso per la prima volta di comunicare i dati del primo e del secondo voto, nonché quello dei delegati conquistati.

«Oltre ad usare sistemi tecnologici per tabulare i risultati, abbiamo usato foto e documentazione cartacea per confermare che tutti i risultati corrispondano», ha spiegato il partito, escludendo un flop dell'app usata, hackeraggi e intrusioni. Ma dietro le quinte si raccontano scene di caos totale, di presidenti di seggio che non riuscivano a parlare con la centrale, linee occupate, telefono riattaccati. Alla fine si procederà con un conteggio manuale che richiederà molte ore e che lascerà un segno negativo su questi caucus.

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