Mercato, chiusura con uno sguardo al futuro

Mercato, chiusura con uno sguardo al futuro
di Eleonora Trotta
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Sabato 1 Febbraio 2020, 09:30
Con trecento milioni di investimenti gennaio 2020 segna una controtendenza rispetto alle altre sessioni di calciomercato invernali e si scopre particolarmente prodigo. Tanti gli acquisti a titolo definitivo così come le operazioni per l’immediato e per il futuro, inaugurate proprio dall’affare più caro dell’ultimo mese: Kulusevski alla Juve per 35 milioni di euro più 9 di bonus. Spicca ancora di più il dato del Napoli, che a gennaio ha rinnovato la rosa con acquisti per un totale di 94,5 milioni di euro. Demme (13), Lobotka (24), Politano (23,5) subito e poi a giugno Petagna (20) e Rrahmani (14). Cinque arrivi per altrettante (probabili) partenze illustri: Allan, Mertens, Ghoulam, Koulibaly, Callejon (anche se punta al rinnovo). Filosofia simile per la Fiorentina. Commisso del resto lo aveva promesso. Ed ecco così Cutrone (19), Igor (7), Duncan (16), Kouame (11) e proprio allo scadere Agudelo dal Genoa. Non è arrivato Criscito, amareggiato per essere stato scaricato da Preziosi.

DELUSIONE
Ma la notte prima del gong ha comunque regalato Amrabat (20) per giugno. Anche Kouame è un acquisto differito, l’ivoriano si trasferirà subito a Firenze ma essendo infortunato tornerà in campo solo tra qualche mese. Gennaio 2020 è stato animato da una rivoluzione che ha coinvolto anche Milano. Ha iniziato l’Inter con gli arrivi di Moses e Young (1,5) fino a quello di Eriksen (20). Quest’ultimo è stato presentato come l’acquisto scudetto fortemente voluto da Marotta. Forse meno da Conte, deluso dai mancati arrivi di un centrocampista e soprattutto del vice Lukaku. Ma il Chelsea ha mantenuto la linea dei giorni scorsi e lo stesso Giroud si è detto amareggiato per esser stato sedotto e poi abbandonato dai nerazzurri. E i rifiuti si sono moltiplicati, perché è stato impossibile ingaggiare Slimani e Zaza in prestito.

SALTATI
Le ultime ore vissute allo Sheraton di Milano sono state particolarmente dinamiche per i dirigenti del Genoa. È saltata l’operazione Iturbe (superate le visite mediche, sono spuntati problemi economici) proprio nelle ore in cui l’ex rossoblu Laxalt veniva richiamato dal Milan. Un affare obbligato per Boban dopo gli ostacoli sul fronte Robinson. Il terzino del Wigan aveva svolto i consueti test medici, ma in extremis è mancata l’intesa sulle modalità di pagamento. A proposito di difensori, i tanti no di Juan Jesus hanno impedito alla Roma di risparmiare i soldi dello stipendio del brasiliano, in un mese contraddistinto comunque dagli investimenti di Villar (4), Ibanez (10), e Peres (12). Attivissimo nelle ultime ore anche il Parma. Il dirigente Faggiano è apparso furioso per il caso Gervinho. L’ex Roma ha accettato la ricca offerta dell’Al-Sadd, obbligando il suo club ad andare a caccia di un nuovo attaccante fino all’ultimo. Sempre a pochi istanti dal gong è arrivata l’ufficialità di Saelemaekers al Milan. Insomma, un finale decisamente dinamico sui ritmi che hanno cadenzato tutto il mese. 
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