Da Irlanda-Scozia al brutale "Le Crunch", il torneo degli altri

Da Irlanda-Scozia al brutale "Le Crunch", il torneo degli altri
di Christian Marchetti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Gennaio 2020, 19:37
Sempre particolare il primo Sei Nazioni dopo il Mondiale e questo, certo, non vorrà essere da meno. Perché il primo "Championship" si presenta come un'incognita dopo la rivoluzione. Il riferimento è alle panchine: ben quattro nuovi ct su sei.

Confermati i soli Eddie Jones, intoccabile guru dell'Inghilterra, e Gregor Townsend, timoniere della Scozia. Franco Smith, lo sappiamo, sarà il condottiero degli azzurri e ha già dimostrato di volere una truppa sbarazzina (speriamo non troppo); Andy Farrell raccoglie il macigno, più che il testimone, lasciato da Joe Schmidt in casa irlandese; Fabien Galthié è stato promosso dopo aver dato sostegno a Brunel e deve ricostruire la Francia con tanti giovani; Wayne Pivac è al timone del Galles, sostituendo un altro che fa inchinare il mondo del rugby al suo passaggio, tale Warren Gatland.

Da domani, sabato 1 febbraio, si scriverà tutta un'altra storia. Dopo Galles-Italia sarà la volta di Irlanda-Scozia; domenica di Francia-Inghilterra, per gli amici "Le Crunch". Ecco cosa ci aspetta.

IRLANDA-SCOZIA
SABATO 1/2/2020
AVIVA STADIUM
ORE 17.45 (diretta tv DMax)
Irlanda: 15 Jordan Larmour; 14 Andrew Conway, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale; 10 Jonathan Sexton (c), 9 Conor Murray; 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 CJ Stander; 5 James Ryan, 4 Iain Henderson; 3 Tadhg Furlong, 2 Rob Herring, 1 Cian Healy. Allenatore: Andy Farrell.
A disposizione: 16 Ronan Kelleher, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Devin Toner, 20 Peter O’Mahony, 21 John Cooney, 22 Ross Byrne, 23 Robbie Henshaw.
Scozia: 15 Stuart Hogg (c); 14 Sean Maitland, 13 Huw Jones, 12 Sam Johnson, 11 Blair Kinghorn; 10 Adam Hastings, 9 Ali Price; 8 Nick Haining, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie; 5 Jonny Gray, 4 Scott Cummings; 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Rory Sutherland. Allenatore: Gregor Twonsend.
A disposizione: 16 Stuart McInally, 17 Allan Dell, 18 Simon Berghan, 19 Ben Toolis, 20 Cornell du Preez, 21 George Horne, 22 Rory Hutchinson, 23 Chris Harris.
Arbitro: Mathieu Raynal (Francia).

"Possiamo battere la Scozia!", dice il tifoso azzurro più ottimista. Ebbene, vediamoli questi benedetti/maledetti Highlanders. Hanno vinto una sola partita delle otto giocate negli ultimi sei anni e in attacco ragionerà grazie ad Adam Hastings, figlio di Gavin e nipote di Scott (leggende, cari neofiti che leggete) a caccia di consacrazione. Punti deboli irlandesi? Beh, ha trequarti espertissimi e di qualità, una mediana clamorosa e una mischia dove il tallonatore Rob Herring non dovrà far rimpiangere Sua Maestà Rory Best che ha fatto "Ciao Ciao" con la manona dopo il Mondiale. Auguri. 

FRANCIA-INGHILTERRA
DOMENICA 2/2/2020
STADE DE FRANCE
ORE 16 (diretta tv DMax)
Francia: 15 Anthony Bouthier; 14 Teddy Thomas, 13 Virimi Vakatawa, 12 Gael Fickou, 11 Damian Penaud; 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont; 8 Grégory Alldritt, 7 Charles Ollivon (c), 6 François Cros; 5 Paul Willemse, 4 Bernard Le Roux; 3 Mohamed Haouas, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille. Allenatore: Fabien Galthié.
A disposizione: 16 Peato Mauvaka, 17 Jefferson Poirot, 18 Demba Bamba, 19 Boris Palu, 20 Cameron Woki, 21 Baptiste Serin, 22 Matthieu Jalibert, 23 Vincent Rattez.
Inghilterra: 15 George Furbank; 14 Jonny May, 13 Manu Tuilagi, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly; 10 George Ford, 9 Ben Youngs; 8 Tom Curry, 7 Sam Underhill, 6 Courtney Lawes; 5 Charlie Ewels, 4 Maro Itoje; 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Joe Marler. Allenatore: Eddie Jones.
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ellis Genge, 18 Will Stuart, 19 George Kruis, 20 Lewis Ludlam, 21 Willi Heinz, 22 Ollie Devoto, 23 Jonathan Joseph.
Arbitro: Nigel Owens (Galles).

Giovane, come detto, la Francia, che si sta già rimboccando le maniche in vista del 2023, quando nella patria di Macron torneranno i Mondiali. (Piccola nota a margine: i Bleus sono attualmente i più forti del pianeta tra gli Under 20). Ben altra atmosfera in casa dell'Inghilterra che in Giappone ha chinato il capo soltanto al cospetto del Sudafrica iridato. Sulla carta, destino segnato per i Bleus, capaci comunque già con la gestione Brunel di un gioco arioso e dinamico, seppure talvolta troppo spregiudicato. Nouvelle Vague contro un monolite alla Kubrick. Per conferme su quest'ultimo chiedere (attenzione, rispettosamente) alla mischia e a quanto riusciranno a costruire George Ford e Owen Farrell. A proposito di "doppio playmaker", che poi è stata anche la scelta di Smith per il debutto dell'Italia. Guai a dare la Francia per spacciata. Questo, signore e signori, si chiama Sei Nazioni.
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