Lazio, Caicedo è l'uomo della provvidenza
Non a caso, col giocatore la Lazio ha già trovato una totale intesa: 2 milioni sino a giugno e altri 2,3 a stagione (coi bonus, compreso il premio scudetto, arriverebbe a 3) sino al 2022 per trasferirsi a Roma e rinunciare agli ultimi sei mesi di stipendio sino a scadenza. Il vero e principale scoglio per Giroud rimane il Chelsea, ancora alla ricerca di un’altra punta (il Napoli ha detto no per Mertens) e fermo sulle modalità di pagamento in uscita. Stretta di mano mercoledì notte per 6-7 milioni alla Lazio, ma poi ecco i problemi in banca: Lotito vuole dilazionare, anche per per motivi di bilancio, il più possibile la cifra, i Blues pretendono subito e interamente la quota. Giroud però oggi sarebbe pronto a non presentarsi all’allenamento per forzare la sua partenza.
TITOLARE Per scaramanzia a Formello giurano che l’affare Giroud sia in salita, ma in realtà ieri Lotito insieme al segretario Calveri ha dato al telefono una forte accelerata. In tarda mattinata era volato Tare a Milano per portare avanti la trattativa: il ds aveva prima partecipato a un corso d’aggiornamento, poi si era tuffato in una corsa contro il tempo, cercando di tenere pure a bada il principale avversario. L’Inter in particolare è tornata all’assalto, ma a Giroud non è piaciuto il comportamento nerazzurro e la Lazio al momento è in vantaggio col progetto.
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Non verrebbe certo a Roma a fare la riserva. Fondamentale per lui per trovare una maglia con la Francia all’Europeo. Gli è stato assicurato un posto. Quello di Correa, intanto fuori almeno tre gare per infortunio, poi magari per un preciso piano tecnico. Joaquin rischia di tornare ad essere lo spaccapartite d’un tempo. Era questo che non andava giù al diesse Tare nella scelta di Giroud, il rischio di fermare la crescita del suo più costoso acquisto e turbare pure il rigenerato Caicedo.
DISCORSO Per questo era stato inizialmente rifiutato Giroud. Dopo il mancato approdo all’Inter e un “litigio” fra Lotito e Tare, martedì sera è stato richiamato l’entourage ed è maturato l’assalto. Così ammette l’intermediario (insieme a Materazzi), Morabito: «Giroud valuta la Lazio, tornata una grande squadra ai fasti cragnottiani. Ora dipende solo dal Chelsea».
Inzaghi voleva un centravanti forte, ancora non c’è l’ha, ma intanto si porta avanti con il lavoro. Ieri ha parlato ai senatori del possibile colpo, non vuole mugugni nello spogliatoio, ha rassicurato Ciro al centro dell’attacco: «Per me sei intoccabile», gli ha promesso. Al resto, c’ha già pensato, la Lazio: proprio per evitare gelosie, Giroud percepirà comunque poco meno del bomber partenopeo. Non si muoverà invece nulla a centrocampo: Berisha è partito, promosso Minala come suo sostituto. A differenza di Giroud, non certo una mossa Champions.
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