Applausi per Hertzko Haft, la storia di un pugile nei campi di sterminio

Al centro Gianpiero Pumo, protagonista de "La Belva Giudea", saluta Roberto Ciufoli e Alberto Tappa, segretario generale della Federazione Pugilistica Italiana, presenti alla prima dello spettacolo-omaggio a Hertzko Haft, che racconta la storia di un pugi
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Mercoledì 29 Gennaio 2020, 21:11 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 19:28
In Via Giulia si consuma una serata nel segno dell'arte nobile e nel ricordo della Shoah. Due elementi imprescindibili se si parla di Hertzko Haft, una delle tante storie sopravvissute ai campi di concentramento, raccontata al pubblico dell'OFF/OFF Theatre con grande trasporto da Gianpiero Pumo, interprete protagonista de "La Belva Giudea". Un pugile nei lager, di questo racconta Pumo insieme a Filippo Panigazzi, diretti dalla strutturata regia di Gabriele Colferai, che confeziona una pièce che strappa lunghi e commossi applausi al suo termine.
 
 

Realizzato con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma, del CONI e della Federazione Pugilistica Italiana, per cui è presente in sala il segretario generale Alberto Tappa, lo spettacolo proposto da Pumo racconta la vita di Hertzko Haft, deportato a soli quattordici anni, quando aveva appena conosciuto la sua adorata Leah. Un amore che lo tiene in vita e che lo spinge a cogliere l'occasione fornitagli da un ufficiale delle SS, che lo sceglie come "volontario" per gli incontri di boxe all'ultimo sangue all'interno dei campi di sterminio. Haft vince 75 incontri e dunque uccide 75 persone, trasformandosi così in una vera e propria bestia umana. Una vicenda che sicuramente non fa di lui un eroe, ma che riporta più vivo e attuale che mai il dolore per il ricordo di un passato che non deve tornare mai più.

Tanti gli attori e gli addetti ai lavori pronti ad omaggiare con lunghi applausi al termine dello spettacolo. Nel foyer arrivano le attrici Elena Cotta, Elena Croce e Valeria Ciangottini, seguite da Paila Pavese e Ludovica Modugno. Poco dopo fa il loro ingresso la coppia Isabel Russinova Rodolfo Martinelli Carraresi, al cui fianco siederà il regista Mariano Lamberti insieme all'autore Riccardo Pechini. Seguiti da Cristina Golotta e Rocco Castel, si vedono anche i giovani attori Vincenzo Vivenzio, con di fianco Massimiliano Frateschi e Chiara Aita. Tra le prime file, che parla insieme a Roberto Ciufoli e al segretario generale Tappa sulla tipologia dei colpi sferrati da Pumo sul palco. E poi Francesco Faraoni, pugile della Nazionale, in forze al Centro sportivo dei carabinieri.
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