La sala dell’Off/Off Theatre ha ospitato le parole del regista siciliano, che ha scelto di mettere su carta una sua, personalissima visione di Napoli, «una Napoli piovosa - precisa Marcoaldi -, cupa, introversa, riottosa, in bianco e nero; fatta di ombre».
Sul palco insieme all’autore c’era anche Dacia Maraini che ha sottolineato come abbia «pensato, leggendo il testo, a “Pinocchio” per l’amore paterno che piano piano si svela: questo libro è un enigma sulla paternità». Tra le poltrone sparsi senza un ordine preciso volti più o meno noti, come Maria Amelia Monti in compagnia del marito Edoardo Erba, l’attore Antonio Catania, le interpreti Galatea Ranzi e Mascia Musy, Stefano Eco, Antonio Calbi, Pino Strabioli, Sandra Carraro e Antonio Monda; trafelata è arrivata in corner anche Eleonora Danco.
Secondo Andò, che ha ringraziato Anna Bonaiuto per l’intensità nella lettura di alcuni brani, “Il bambino nascosto” è un romanzo con una storia solida, dove «il piacere risiede altrove, negli spazi più silenziosi dove la trama riposa». «Roberto – conclude Marcoaldi - ha costruito un congegno narrativo di forza. Memore del maestro Leonardo Sciascia si è appoggiato al genere popolare del thriller, per offrire al lettore una molteplicità di sotto testi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA