Caso Afganistan, il presidente della Federciclismo Di Rocco farà arrivare 8 ragazze in Italia

Caso Afganistan, il presidente della Federciclismo Di Rocco farà arrivare 8 ragazze in Italia
di Francesca Monzone
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Sabato 25 Gennaio 2020, 00:33
L’Afganistan ha chiamato l’Italia e il nostro Paese ha risposto alla loro richiesta di aiuto. Questa sera Renato Di Rocco, numero uno della Federciclismo e vice presidente della Federazione Internazionale, ha spiegato in quale modo, l’Italia aiuterà le ragazze della nazionale di ciclismo afgana. “Purtroppo esistono delle realtà molto diverse dalla nostra e noi abbiamo il dovere di aiutare le minoranze, ovvero quelle Nazioni dove il ciclismo femminile è un tabù”. Le ragazze afgane, che nel 2016 erano state candidate al premio Nobel per la pace, nel 2019 hanno visto andare in fumo la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. “Purtroppo per tutta una serie di errori istituzionali, pochi fondi e altre mancanze, la nazionale femminile afgana, non ha potuto prendere parte alle qualificazioni, ma l’Italia con l’aiuto della Uci, ha subito teso le mani a queste ragazze, cercando di colmare in qualche modo, questa grave mancanza”. Di Rocco ha già preso contatto con il CONI e attraverso il ministero degli Esteri, farà in modo di ottenere i visti per 8 atlete. “Il nostro intento, è quello di far arrivare 8 ragazze in Italia e aiutarle a preparare i loro campionati continentali”. Le ragazze verranno a Roma tra maggio e giugno e dopo un breve periodo nella capitale, andranno sul Lago di Garda o in Umbria, per fare un periodo di allenamento con le nostre azzurre e il tecnico Dino Salvoldi. “Per queste ragazze, sarà un momento di crescita l’allenamento con la nostra nazionale. Avranno la possibilità di imparare tanto e allo stesso tempo anche le nostre atlete avranno la possibilità di imparare da loro. Le difficoltà vissute delle cicliste afgane, saranno un insegnamento per tutti noi”.  Molte aziende del settore si sono offerte per fornire il materiale tecnico a queste giovani, che purtroppo non hanno neanche gli scarpini e le loro bici sono quasi inutilizzabili. “L’Italia ancora una volta ha dimostrato la sua generosità e tante aziende hanno proposto il loro aiuto. Ci stiamo organizzando per dare caschi, occhiali, abbigliamento e anche le bici a queste ragazze e manterremo i contatti con loro, anche quando saranno rientrate nel loro Paese”. Dopo il periodo in Italia, le atlete afgane andranno a Bruxelles al Parlamento Europeo per raccontare la loro storia. Queste atlete non cercano asilo politico e vogliono rimanere nella loro terra, ma hanno bisogno del sostegno della Comunità Europea per realizzare i loro sogni. “Grazie anche alla partecipazione di altri enti e speciali progetti, le cicliste afgane potranno tornare nuovamente in Europa. Sarebbe bello ospitarle nei mesi invernali, quando da loro le temperature scendono molto e le strade sono ghiacciate e innevate”. Le giovani atlete in queste ore hanno saputo dell’accoglienza proposta dall’Italia e ringraziano per questa opportunità in cui potranno salire su un aereo e arrivare in Europe 
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