Roma, in arrivo Perez dal Barça, Mandragora "dipende" da Diawara

Roma, in arrivo Perez dal Barça, Mandragora "dipende" da Diawara
di Stefano Carina
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Sabato 25 Gennaio 2020, 09:30
Weekend di riflessione. Ma non d’immobilismo. Perché se è vero che entro lunedì la Roma capirà meglio il destino di Diawara (è previsto un nuovo consulto che deciderà se il centrocampista dovrà operarsi o meno), Petrachi è pronto a regalare almeno il primo dei due rinforzi richiesti da Fonseca nel post-gara di coppa Italia. Si tratta di Carles Perez, classe ‘98, mancino che gioca ala destra del Barça. L’operazione è in dirittura d’arrivo (giocatore non convocato per la gara con il Valencia) e dovrebbe ricalcare la formula richiesta dalla Roma: prestito con diritto di riscatto (anche se i catalani avranno la possibilità di esercitare il contro-riscatto). Lo spagnolo è un prodotto del vivaio blaugrana e in stagione ha totalizzato 10 presenze in Liga (474 minuti e un gol al Real Betis) e 1 in Champions League, contro l’Inter, dove ha anche segnato. Un’accelerazione arrivata nel momento in cui Politano, dopo aver atteso invano un rilancio dei giallorossi, ha dato il suo assenso al trasferimento al Napoli (lunedì le visite mediche). Fatta cadere l’opzione legata a Januzaj, dopo l’intesa di massima trovata nella giornata di giovedì con la Real Sociedad. Il belga ha sempre rappresentato l’opzione di scorta. 
INCONTRO CON LA JUVE 
Diverso invece il discorso in mediana. Se per Villar, arriva la conferma indiretta dell’offerta giallorossa dal tecnico dell’Elche («C’è una proposta importante ma la mia speranza è che il Valencia lo acquisti e ce lo lasci in prestito»), Petrachi sta ragionando su un calciatore più pronto nel caso Diawara fosse costretto all’intervento chirurgico. Mercoledì c’è stato un incontro tra Roma e Juventus per Mandragora. La situazione del centrocampista è abbastanza singolare: l’Udinese lo ha acquistato lo scorso anno dalla società bianconera per 20 milioni. Tra le parti esiste però un gentlemen agreement che impone a Paratici di riprenderlo a luglio alla somma di 26 (al netto di una rinegoziazione dell’accordo). Tradotto: pur tesserato dall’Udinese, il calciatore è controllato dalla Juve. Se tuttavia i friulani lo vendono entro il 31 gennaio, avendone ammortizzato il costo, si può prendere per una somma che oscilla tra i 15 e i 18 milioni, con il club dei Pozzo che dovrebbe versare alla Juve soltanto 200mila euro senza far scattare il premio pari al 50% dell’eventuale differenza positiva tra il valore della cessione ed i 20 milioni. Una valutazione sulla quale la Roma sarebbe anche propensa a ragionare. Il problema è la formula dell’operazione. L’Udinese se cede Mandragora (che piace anche alla Fiorentina) deve avere la liquidità per prendere un altro. Liquidità che a Trigoria non possono garantire. Conferme sull’interesse (per l’estate) su Christie del Fulham
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