Il Manifesto di Assisi, Conte: «Quando non esisteva Davos qui già si tutelava l'ambiente»

Ad Assisi la firma del "Manifesto"
di Federico Fabrizi
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Venerdì 24 Gennaio 2020, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 17:40

ASSISI - «Quando neppure esisteva Davos, qui già si tutelava l'ambiente e il creato», così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte arrivando ad Assisi per il Manifesto «dedicato ad una nuova economia».
Imprese, politica e religione si ritrovano al Sacro Convento e firmano il manifesto «per un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica». E' il Manifesto di Assisi, messo nero su bianco dai francescani e dalla fondazione Symbola di Ermete Realacci e sottoscritto tra gli altri dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, dall'ad di Enel Francresco Starace e di Novamont Catia Bastioli.
«Io e tutti noi sappiamo di non essere in grado di cambiare il mondo. Ma ciascuno di noi sa che può cambiare il suo piccolo mondo ed offrire un contributo per imprimere una grande svolta al corso della storia», ha detto il Custode del Sacro Convento Padre Mauro Gambetti.
Quella di Assisi è una «nuova alleanza» per realizzare una rete tra economia, cultura, ricerca allo scopo «di affrontare con coraggio la crisi climatica, trasformando questa sfida in un'opportunità».
«Il Manifesto di Assisi non sarà soltanto un documento scritto, ma l'inizio di un percorso fatto di azioni concrete», ha rimarcato la presidente della Regione Donatella Tesei.
A sostenere l'iniziativa anche il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli:«Serve un nuovo modello di sviluppo -  ha detto arrivando ad Assisi - e l'Italia deve allineare la propria agenda all'Europa».




 

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