L'Agnello Mistico fa discutere dopo il restauro per i suoi occhi troppo "umani"

L'Agnello Mistico fa discutere dopo il restauro per i suoi occhi troppo "umani"
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Giovedì 23 Gennaio 2020, 19:30
Il restauro del Polittico dell'Agnello Mistico di Gand (Belgio), una celebre pala d'altare portata a termine nel Quindicesimo secolo dai fratelli Jan e Hubert van Eyck ha portato alla luce un dettaglio diventato virale nei social: vale a dire gli occhi dell'agnello che, una volta eliminato lo strato di pittura successivo, sono risultati davvero molto, molto "umani".
   
Il restauro della pala, uno dei capolavori dell'arte fiamminga, si era concluso lo scorso dicembre, con gli ultimi cinque dipinti sotto l'esame degli esperti. Ma il particolare degli occhi dell'agnello sacrificale, che nelle aggiunte risalenti al Sedicesimo secolo gli avevano dato un aspetto docile e mansueto, in realtà non corrispondeva alla volontà originale degli artisti. 



«Niente di simile era mai stato osservato nella pittura fiamminga», ha commentato per Art Newspaper Hélène Dubois, direttrice del restauro. In realtà, quegli occhi che possono sembrarci strani, sono proprio quelli tipici degli ovini. 

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La pala era stata dipinta tra il 1426 e il 1432 ed è conservata nella cattedrale di San Bavone a Gand; la sua è stata una vita molto avventurosa: quasi distrutta in un incendio, rubata, fu requisita da Napoleone, sequestrata dalle truppe naziste e infine, durante la Seconda Guerra Mondiale, recuperata dai famosi cacciatori di arte trafugata, i Monuments Men in una miniera di sale dove Hitler aveva ammassato tutti i tesori d'arte depredati ai paesi occupati.
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