Si fingeva chef per molestare le studentesse, arrestato il maniaco della Sapienza. La vittima: «Mi ha ipnotizzato»

Si fingeva chef per molestare le studentesse, arrestato il maniaco della Sapienza. La vittima: «Mi ha ipnotizzato»
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Giovedì 23 Gennaio 2020, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 12:19

È stato arrestato il maniaco dell'Università La Sapienza, a Roma, che si fingeva "un grande chef" e, con la scusa di offrire posti di lavoro alle studentesse, riusciva a ottenere i loro numeri di telefono per poi stalkerizzarle e molestarle. Il “predatore” seriale, Salvatore Mariano, un 23enne domiciliato a Roma e con precedenti, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma con le accuse di atti persecutori e violenza sessuale.

Roma, la vittima: mi ha come ipnotizzato


Dagli ultimi mesi dello scorso anno, il giovane è ritenuto responsabile di numerosi episodi, atti persecutori e molestie sessuali, ai danni di ragazze “agganciate” per strada o a bordo di mezzi pubblici nella Capitale. In particolare tra le studentesse universitarie che frequentavano le zone di viale Marconi, Ostiense, Piramide, via del Porto Fluviale, si era generato un particolare allarme al punto che alcune di loro hanno pubblicato dei post sui social per mettere in guardia le altre ragazze, invitandole a fare attenzione al ragazzo; in risposta, tante studentesse hanno pubblicato a loro volta dei post in cui raccontavano di essere state vittime dell’importuno che, sempre con la stessa scusa, aveva carpito la loro fiducia per poi molestarle, altre hanno descritto solo il tentativo di approccio respinto.

I diversi appelli pubblici hanno ingenerato una vera e propria caccia all’uomo. Le vittime, che hanno avuto il coraggio di denunciare i fatti a loro accaduti, hanno definito un ristretto ambito operativo del sospettato e fornito descrizioni fisiche concordanti, al punto che, individuato nel 23enne il sospettato numero uno, l’Autorità Giudiziaria ha emesso l’ordinanza che ne ha disposto l’arresto.
Il molestatore è stato ammanettato e portato nel carcere di Regina Coeli.

La testimonianza. «Non mi sarei mai aspettata di vivere un'esperienza del genere - ha raccontato una vittima, di 20 anni - quel tipo sembrava gentile, è come se mi avesse ipnotizzato. Mi sono ritrovata che mi baciava e mi abbracciava senza che io lo volessi. Sono fuggita, divincolandomi, ma intanto lui mi ha fatto del male». Qualcuno pensa a una giustizia fai da te. Qualche leone da tastiera scrive, infatti, che vorrebbe «massacrare di botte il maniaco».

Il gip di Roma: «Assoluta incapacità di contenersi». Nell'ordinanza con cui ha disposto l'arresto di M. S., il 23enne finito in carcere con l'accusa di aver molestato sessualmente almeno sei ragazze dopo averle 'agganciatè in strada o sui mezzi pubblici, il gip di Roma ha scritto: «Il concreto pericolo di reiterazione del reato da parte dell'indagato - scrive il gip Balestrieri - è desumibile dalla modalità della condotta posta in essere che evidenzia la sua già ampiamente sperimentata pericolosità».

Il 23enne, si legge nell'ordinanza, è un «soggetto privo di qualsivoglia capacità di autocontrollo il quale non ha esitato al fine di soddisfare ad ogni costo la propria concupiscenza ad approcciare giovanissimi avvenenti studentesse universitarie o in un caso una giovane lavoratrice extracomunitaria e a violarne l'intimità baciando le ho palpeggiando le e nel caso addirittura costringendo la vittima a masturbarla».

Per questo «non appare possibile applicare una misura più gradata in ragione della notevole gravità dei fatti e della assoluta mancanza di autocontrollo dimostrata dal soggetto apparentemente preda di un bisogno compulsivo».

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