Valentino porta in passerella il suo paradiso perduto: 74 abiti da sera (e da sogno) a Parigi

Valentino porta in passerella il suo paradiso perduto: 74 abiti da sera (e da sogno) a Parigi
di Francesca Romana Buffetti
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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 21:14
Pesca a piene mani nella storia della moda e nel mondo dell’inconscio Pierpaolo Piccioli per dare alla luce la collezione Valentino Haute Couture della Primavera-Estate 2020. Nella passerella, allestita di nuovo all’Hôtel Salomon de Rothschild di Parigi, si dipana il suo universo couture, fatto di stili e decadi che si sovrappongono e si esaltano, tra acconciature cotonate e copricapo di corallo che richiamano alla mente le sculture di Jan Fabre.

Valentino a tutto volume, fluo e colori sgargianti in passerella a Parigi

In front row, artisti da sempre vicini alla casa di moda, come il regista Luca Guadagnino e il cantante Mika, accanto a due mostri sacri del fashion system come Anna Wintour e Christian Louboutin e a trend setter come Giovanna Battaglia e Bianca Brandolini d'Adda. Altrettanto generosa la lista delle modelle: tra le tante, Irina Shayk, Maria Carlo Boscono, Kaia Gerber, Vittoria Ceretti e Adut Akech. A fare da colonna sonora, la voce angelica di Antony Hegarty (che da qualche anno si fa chiamare Anohni) degli Antony and the Johnsons a sottolineare la discesa/ascesa che comporta questo ennesimo viaggio di Piccioli. Viaggio in bianco e nero, in cui i colori si alternano e abbinano con quell’arte incomparabile di maneggiare l’intera palette cromatica che lo stilista ha dimostrato negli anni (tornano il viola col verde pistacchio, il rosa confetto e il beige, il pervinca e il rosso). Sono 74 le uscite di questa sublime collezione, fatta soprattutto di abiti da sera, creati per vestire principesse e far sognare tutte le altre, come spetta all’alta moda.

Tubini neri strapless si aprono in scenografiche code e si arricchiscono di bluse trasparenti con maxi fiocco al collo, gown dress moltiplicano il volume con volant e rouches, guêpiere a vista vanno a comporre vestiti minimal e multicolor.
Immancabile il tripudio di dettagli, dai fiocchi che decorano décolleté, colli, fianchi e vanno a costruire guanti lunghissimi, agli strass che tempestano gonne trasparenti fino alle piume, dall’effetto drammatico, del finale in rosa cipria. Punteggiano tutta la sfilata, splendidi modelli a calla e intarsi di trasparenze. Linee stilizzate e decorativismo estremo continuano a segnare lo stile di Valentino anche nell’era Piccioli. Come nella Giorgio Armani Privé, le dimensioni oversize degli orecchini sono un tratto distintivo della proposta Primavera-Estate 2020: alle orecchie maxi chandelier con nuance en pendant o in contrasto con il resto dell’outfit, mentre ai piedi i sandali si impreziosiscono di raso colorato. Una volta di più - da quando nel 2016 ha preso le redini della maison - Piccioli dimostra che al di là della magnificenza i suoi abiti sono fatti per parlare di ben altro che di vestiti; sa bene che alcuni abiti provengono da un paradiso perduto, sia pure il proprio inconscio, e hanno il potere di restituire un senso al nostro essere nel mondo.
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