Unico obiettivo: realizzare in soli 3 secondi il tuffo perfetto e tentare di conquistare il 12° trofeo di Re Kahekili. Presente ad ogni tappa della World Series e in lizza per il titolo di campione 2020 ci sarà anche l’Italian Hero Alessandro De Rose, tornato nel parterre dei permanent diver dopo le ottime performance da wildcard del 2019. La competizione debutterà a maggio 2020 a Bali, esotico paradiso terrestre e prima grande novità della stagione, dove il Canyon Aling Aling e l’isoletta di Nusa Penida faranno da sfondo ai tuffi mozzafiato da 27 metri (21mt per il circuito femminile). Dopo il verde lussureggiante e la finissima sabbia bianca dell’Indonesia, i diver faranno un tuffo nel passato a La Rochelle, in Francia, teatro della prima gara in assoluto della Red Bull Cliff Diving World Series, nel lontano 2009. Un ritorno che vede per la prima volta il circuito femminile misurarsi con la maestosa torre di Saint Nicolas nel Golfo di Biscaglia, storica icona che rende la tappa francese tanto bella quanto impervia.
A giugno sarà il turno degli Stati Uniti, dove migliaia di fan a bordo di kayak, gommoni e piccole imbarcazioni movimenteranno le acque placide del Possum Kingdom Lake, in Texas, e renderanno omaggio all’incredibile spettacolo di tuffi con una grande festa. La tappa di luglio porterà gli high-diver nella casa europea del cliff diving a Polignano a Mare, in Puglia, meraviglia del nostro Bel Paese e baluardo della World Series, con le migliaia di spettatori che anno dopo anno scaldano la perla adriatica puntando gli occhi al cielo con entusiasmo senza eguali. Dalla Terrazza L’Abbate di Polignano, la competizione muoverà a nord verso il freddo della Norvegia, seconda location inedita della stagione. A sorreggere le piattaforme nella terra dei Fiordi sarà infatti il Teatro dell’Opera di Oslo, bellezza architettonica che nel design contemporaneo ricorda le forme di un iceberg.
A settembre i 24 diver fronteggeranno una delle tappe più ardue e longeve della World Series: l’isola di Sao Miguel nelle Azzorre portoghesi. Arena naturale della competizione per il 9° anno consecutivo, l’isola vulcanica con le temibili scogliere a strapiombo sul mare quest’anno accoglierà la gara nella seconda metà del calendario, aggiungendo imprevedibilità e un coefficiente di difficoltà molto elevato anche per gli atleti più esperti. La sfida si farà ancora più intensa nella penultima tappa della Red Bull Cliff Diving World Series a Mostar, in Bosnia Erzegovina. Un grande classico della competizione, che lo scorso anno ha visto brillare il romeno Constantin Popovici, con la realizzazione del tuffo perfetto dall’iconico ponte Stari Most e la conquista di cinque 10 dalla giuria.
Dopo sette mesi di azione con tuffi spettacolari in ogni angolo del mondo, la Red Bull Cliff Diving World Series coronerà i nuovi campioni in Australia, un paese mai esplorato dalla competizione, portando le emozioni della finale nel porto di Sydney. Entusiasmo alle stelle quando la quattro volte campionessa australiana Rhiannan Iffland cercherà di difendere il titolo per il quinto anno consecutivo, tuffandosi per la prima volta nella sua terra natale, sostenuta dalle migliaia di fan che affolleranno le rive del porto. Anche se l’inglese Gary Hunt è il campione da battere, mai come in questa stagione il direttore sportivo Greg Louganis crede che la competizione possa riservare grandi sorprese, con nomi in gara del calibro di Constantin Popovici e Jonathan Paredes, ma anche con i successi imprevedibili delle nuove leve del cliff diving. Nel circuito femminile, per esempio, due giovanissime atlete hanno fatto da poco il salto di qualità, diventando permanent diver: la colombiana Maria Quintero, con i suoi 19 anni, e la tedesca Iris Schmidbauer, classe 1995.
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