Junior Cally, le donne della Cgil scrivono ai fan: «La musica non può istigare all'odio»

Junior Cally, le donne della Cgil scrivono ai fan: «La musica non può istigare all'odio»
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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 17:37

«Cari followers di Junior Cally, ma le strofe delle sue canzoni le avete davvero ascoltate?». Le donne della Cgil di Napoli scrivono ai fan del rapper in gara a Sanremo finito nella bufera per i suoi versi violenti nri confronti delle donne. «Ci rivolgiamo proprio a voi - dicono - che con i like create nuove celebrità, Youtuber e influencer, artisti o pseudo tali; a voi che a suon di click rendete immortale una canzone e il suo cantautore, a voi che avete reso famoso il rapper Junior Cally con migliaia di visualizzazioni e mi piace alla sua disperata, immorale, violenta Strega. A voi chiediamo se avete mai ascoltato veramente le strofe, se ne avete compreso il devastante significato. Se avete mai pensato che quelle parole possano essere rivolte alle vostre mamme, sorelle, figlie, mogli, compagne. E che su quella sedia con la testa coperta da un sacco, mani e piedi legati ci potessero essere loro». 

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«Il rap è un genere di musica trasgressivo, provocatorio, ma - prosegue la lettera - non può essere indefinito il limite tra ciò che è etico e ciò che è immorale. La musica è sempre stata passione e anche denuncia sociale o politica, ma non può diventare uno strumento di istigazione all'odio, alla violenza cruenta, cinica, esagerata». 

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