Sanremo 2020, la Rai difende il Festival: «Rula Jebreal? Cachet in linea con altri»

Sanremo 2020, la Rai difende il Festival: «Rula Jebreal? Cachet in linea con altri»
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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 10:53

«Le donne a Sanremo non faranno da coerografia sul palco ma saranno al centro della manifestazione». Lo ribadisce la Rai a seguito delle polemiche nate sul Festival sessista. Dopo la bufera sulle dichiarazioni di Amadeus e le polemiche nate attorno al rapper Junior Cally, l'azienda torna a difendere la manifestazione che quest'anno festeggia 70 anni. Partendo dalla scelta della giornalista Rula Jebreal, «il suo contruibuto è slegato dai temi politici, è stata scelta per dare una sguardo internazionale alla situazione delle donne e il cachet è in linea con analoghe prestazioni».

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«Occorre innanzi tutto premettere, in linea generale, che tutte le proposte della direzione artistica del Festival di Sanremo, già discusse con la direzione di Rai 1, sono state poi oggetto, come da prassi, di un confronto con i vertici aziendali, con il solo obiettivo di realizzare un grande spettacolo», è la risposta della Rai, attraverso la direzione relazioni istituzionali, che ha inviato ieri («sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione Rai1») alla commissione di Vigilanza, in risposta all'interrogazione presentata dagli onorevoli Daniela Santanché e Federico Mollicone di Fdi sulla presenza al festival di Sanremo di Jebreal. «In tale quadro - prosegue infatti la lettera della Rai - si conferma la partecipazione della giornalista Rula Jebreal nella doppia veste di coconduttrice della prima serata del 70esimo Festival dì Sanremo e di ospite con uno spazio dedicato. In merito ai contenuti di tale spazio, si precisa che Rula Jebreal sarà sul palco dell'Ariston con un suo intervento su tematiche attinenti alla violenza contro le donne, tema su cui è particolarmente sensibile, avendolo purtroppo vissuto da vicino. Si tratta pertanto di un contributo totalmente slegato da temi politici».
 

 


«Come lo stesso direttore artistico Amadeus ha spiegato ai media la scelta di avere 10 donne sul palco, due diverse a sera, è stato 'un modo per mettere la donna al centro della manifestazione, non per farne solo coreografià. Tra le altre, la scelta di Rula Jebreal è stata fatta con l'obiettivo di introdurre anche uno sguardo internazionale sulla situazione femminile, essendo la giornalista la perfetta summa della società globale in cui viviamo: è palestinese con cittadinanza israeliana, naturalizzata italiana e ora vive a New York». «In definitiva - aggiunge la Rai - lo scopo generale delle scelte relative alla presenza femminile all'Ariston è la diversa provenienza delle 10 donne che accompagneranno Amadeus nelle serate del Festival e quindi la loro capacità di raccontare l'universo femminile da punti di vista differenti. In tale ottica va letta la presenza della Jebreal in quanto donna e giornalista autorevole, capace di trasmettere un messaggio forte verso le donne». «Per quanto concerne il compenso che verrà corrisposto alla giornalista sarà nell'ordine di grandezza dei valori di analoghe prestazioni», conclude la Rai.

A parlare del Festival di Sanremo è anche il premier Giuseppe Conte: «è lo specchio dei gusti della società, è una grande vetrina, non solo musicale». Le polemiche? «Non le ho seguite», dice ai microfoni di Rtl 102.5.
 

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