Conte: Di Maio tirato per la giacchetta, rispetterò sua scelta ma mi dispiace per lui

Conte: Di Maio tirato per la giacchetta, rispetterò sua scelta ma mi dispiace per lui
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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 09:21

«Di Maio è stato tirato per la giacchetta, dunque aspettiamo che assuma lui un'iniziativa», dice il premier Giuseppe Conte ai microfoni di Nonstopnews, su Rtl, commentando l'annunciato passo indietro di Di Maio da capo politico M5S. «Se fosse una sua decisione lo rispetterò» anche se «mi dispiacerà sul piano personale», spiega. E poi parla dei più svariati temi, dal caso Gregoretti, al voto in Emilia, al taglio dell'Irpef.

Gregoretti, Salvini ne ha fatto battaglia strumentale. «Ho già chiarito i fatti. La presidenza del Consiglio è stata coinvolta nella distribuzione di migranti. La decisione su se, come e a quali condizioni sbarcare era di Salvini in qualità di ministro dell'Interno», ribadisce Conte sul caso Gregoretti. «Mi sembra evidente che il ministro dell'Interno ne abbia fatto una battaglia politica, anche in modo strumentale», aggiunge.

Regionali, non si vota sul governo. Quanto alle elezioni regionali del 26 gennaio in Emilia e Calabria Conte è ottimista: «Dire che le elezioni regionali sia voto sul governo è sbagliato. Non credo ne potranno derivare fibrillazioni sul governo. Ma aspettiamo di valutare, confidiamo che il voto possa dare più energia alle forze che sostengono il governo». 

«Un mio partito? Non ci penso affatto. Non solo perché non ho velleità, ma perché ritengo sarebbe profondamente sbagliato. Sarebbe un retropensiero che potrebbe distrarmi da quello che sto facendo. Io ho un culto fondamentale del dovere, e questo è il più alto incarico avuto nella mia vita, l'onore di servire gli italiani. Pensare di lasciarmi distrarre dal fatto di creare un mio elettorato, con un mio partito, avrebbe un effetto distorcente, e non lo consentirò mai». 

La crisi libica. In questo momento sul dossier Libia «è sembrato che l'Italia abbia perso un po' di terreno, ma noi abbiamo le nostre carte, di diplomazia e di politica. State tranquilli, con Berlino abbiamo indirizzato la vicenda verso una soluzione politica. Quando si indirizzerà definitivamente questa vicenda a una soluzione politica, l'Italia avrà molte carte da giocare», spiega poi sulla Libia. 

Il taglio dell'Irpef.  «L'irpef
«voglio aggredirla, in modo complessivo e sistematico, a favore dei ceti meno agiati, quelli medio-bassi», conclude il premier Giuseppe Conte spiegando che le misure per il contrasto dell'evasione fiscale «saranno determinanti». E a chi gli chiede se sia contro le partite Iva il premier replica secco: «Fesserie».

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