Davos, Papa Francesco: «Mettete al centro l'uomo e non solo il profitto»

Davos, Papa Francesco: «Mettete al centro l'uomo e non solo il profitto»
di Franca Giansoldati
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Martedì 21 Gennaio 2020, 12:00

Città del Vaticano - Mentre la Banca dei Regolamenti Internazionali ha diffuso un devastante rapporto in cui annuncia il rischio di un imminente “Cigno Verde”, ovvero una prossima crisi finanziaria sistemica e globale causata dal climat change, Papa Francesco in un messaggio inviato al World Economic Forum di Davos insiste sul fatto che «bisogna porre la persona umana al centro delle politiche pubbliche, piuttosto che la semplice ricerca di potere o profitto». 

«Questo dovere spetta ai settori economici e ai governi allo stesso modo, ed e' indispensabile nella ricerca di soluzioni eque per le sfide che abbiamo davanti». Quindi, ha incoraggiato il pontefice, «occorre andare oltre gli approcci tecnologici o economici a breve termine e tenere pienamente conto della dimensione etica nella ricerca di soluzioni ai problemi di oggi o proponendo iniziative per il futuro».

«Nel riconoscere i risultati raggiunti negli ultimi cinquant'anni, è mia speranza che i partecipanti al forum di oggi e a quelli che si terranno in futuro terranno a mente l'alta responsabilità morale che ciascuno di noi ha di perseguire lo sviluppo integrale di tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle, compresi quelli delle generazioni future». Il testo del messaggio è stato consegnato dal cardinale Peter Turkson, inviato a Davos per  tenere una relazione alla Russian House, nel corso di un panel dedicato al generation gap e allo scontro tra padri e figli, un tema sul quale Papa Francesco si è speso tantissimo. Oltre al cardinale Turkson interverranno alcuni tra i maggiori operatori finanziari di diversi paesi. 

«Siamo tutti membri della stessa famiglia umana» scrive il Papa  sottolineando che da questo discende «l'obbligo morale di prendersi cura l'uno dell'altro, così come il correlativo principio di porre la persona umana, anziché il mero perseguimento del potere o del profitto, al centro della politica pubblica».

«Questo dovere, inoltre, è in capo alle imprese e ai governi, ed è indispensabile nella ricerca di soluzioni eque per le sfide che affrontiamo. Come risultato, è necessario andare oltre gli approcci di breve periodo economici e tecnologici per dare piena considerazione alla dimensione etica nella ricerca di soluzioni ai presenti problemi o per proporre iniziative per il futuro» si legge ancora nel messaggio. 


 

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