Roma, dopo lo stop alle auto la grana del rumore: «Arrivano le barriere»

Roma, dopo lo stop alle auto la grana del rumore: «Arrivano le barriere»
di Stefania Piras
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Martedì 21 Gennaio 2020, 00:56
Passato, per 48 ore, l’allarme sull’inquinamento atmosferico, c’è un’altra emergenza che è sempre dietro l’angolo: l’inquinamento acustico. Roma, dal Gra a quasi tutte le arterie che si diramano dal raccordo, è esposta al rumore prodotto dal traffico automobilistico che è classificato come inquinamento sonoro e che va mitigato secondo l’Ispra, con il quale il Campidoglio nel 2017 ha stipulato un accordo proprio per censire le aree più rumorose. E l’accordo ha anche prodotto un Piano d’azione per abbattere questo tipo di inquinamento con apposite barriere. Il Piano dovrebbe essere caricato sul sito del Comune (al momento il collegamento ipertestuale non è attivo) perché possa essere accessibile e migliorato anche con eventuali pareri e osservazioni. 

STRADE VIOLA <QA0>
In sostanza dalle analisi del Dipartimento Ambiente risulta che le strade sono la maggior fonte di rumore: il Gra nelle mappe sia diurne che notturne appare come un grande cerchio viola. La gamma dei colori visibili sulla cartina va dal giallo, arancio, rosso fino appunto al viola che segnala le aree dove il frastuono è oltre soglia. La città è congestionata dal traffico veicolare e ieri la classifica Global card scorecard redatta in base a dati del 2018 da Inrix, analisi dei trend della congestione urbana in 200 città di 38 Paesi, dice che Roma è seconda solo a Bogotà per ore perse in auto. Roma e Milano sono nella top 10 delle città del mondo dove ci si “imbottiglia” di più, ovvero con più ore perse nel traffico per ogni cittadino. La capitale è addirittura al secondo posto con 254 ore, preceduta solamente da Bogotà con 272. 

Con questi dati si ha un’idea di quale sia, in alcune zone, il rumore di fondo della Capitale. Cosa si è fatto finora? Un’opera per contenere il rumore è stata eseguita per esempio quattro anni fa, nel 2015, tra Flaminio e Lepanto sul Ponte Nenni dove sono state installate coperture fonoassorbenti agli imbocchi in galleria e pannelli fonoassorbenti nell’intervia e sotto le banchine laterali. A causa del rumore vengono chiusi al traffico, ancora oggi con ordinanze semestrali, due tratti di tangenziale Est (quelli tra via Prenestina e viale Castrense, e tra via Nomentana e via delle Valli). 

PRIORITÀ <QA0>
Nel Piano d’azione capitolino un intervento di risanamento acustico inserito tra le “priorità alte” è il tratto di tangenziale est in prossimità di via Fabi, attualmente stretta tra Corso Francia e via del Foro Italico dove c’è un traffico simile a quello autostradale. Altro intervento urgente da oltre tre milioni di euro è l’opera di mitigazione nel quadrante della circonvallazione Salaria, viale Etiopia e ponte delle Valli. Il totale degli importi è di 10 milioni di euro. Nel Piano compaiono anche le rampe di uscita della galleria Giovanni XXIII, il viadotto Tabacchi, via Tor Bella Monaca, l’incrocio tra via Attanasio II e via Pio VIII all’Aurelio. 
 
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