Sofocle 2.0, in scena giovani talenti

Le Trachinie 2.0 di Sofocle. Nella foto, Clara Greco e Chiara Terigi
di Lucilla Quaglia
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Domenica 19 Gennaio 2020, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 12:15

Un’epica tragedia greca di Sofocle rivisitata da giovani talenti. Il Teatro della dodicesima, di via Carlo Avolio, propone “Le trachinie 2.0 – ci scuseranno gli antichi”, interpretato e diretto da Andrea D’Andrea. In scena, con lui, Aurora Di Modugno, Iacopo Di Luzio, Clara Greco, Piergiorgio Marini, Matteo Mele, Lorenzo Rossi, Chiara Terigi. Nella lista degli invitati di questa paradossale messa in scena si leggono i nomi del produttore cinematografico Giuliano Simonetti, del presidente Isicult Angelo Zaccone e degli attori Giampiero Cicciò e Marco Tempera. 
 

 

E arriva il momento: si apre il sipario. Scenografia imponente. Tutto è pronto. Al centro del palco il coro è in posizione e alza le mani. Entrano la nutrice, Eracle, l’ancella, Illo. Poi il grande re Trachis che, con tono solenne, inizia il suo discorso e poi sviene. Si accascia al suolo, immobile. Come una pera, cade e fa un tonfo sordo. Panico. Sguardi imbarazzatissimi degli altri attori in scena. Il sipario viene calato e ora è un velatino che permette di vedere cosa succede dietro. Il regista si affaccia allarmatissimo: “e mo’ come facciamo?”. Re Trachis non si risveglia, la sala è piena e c’è un produttore che potrebbe far girare lo spettacolo in molti importanti teatri italiani. Poi arriva, forse, la soluzione. Applausi. E oggi si replica.

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