Bibbiano, il centro concesso alla Lega dalla Questura, le Sardine in un'altra piazza

Bibbiano, il centro concesso alla Lega dalla Questura, le Sardine in un'altra piazza
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Domenica 19 Gennaio 2020, 01:22 - Ultimo aggiornamento: 01:52

Giovedì prossimo Bibbiano sarà il centro nevralgico della corsa elettorale per le Regionali in Emilia-Romagna della domenica successiva. Nel comune reggiano della Val d'Enza, finito alla ribalta per l'inchiesta sui presunti affidi illeciti, si sfideranno a poche centinaia di metri di distanza, in due piazze diverse, la Lega di Matteo Salvini e le sardine. Con intenti ovviamente opposti. Il leader del Carroccio ha confermato di non avere alcuna intenzione di annullare la manifestazione, che chiuderà il suo fittissimo tour di queste settimane: «Lo avevo promesso a quelle mamme e papà e noi le promesse le manteniamo».
 



«Vuole solo strumentalizzare e glielo impediremo», la replica del movimento anti-sovranista nato due mesi fa a Bologna. La giornata è stata rovente. Dopo aver dichiarato di aver prenotato per prime la piazza centrale del paese, scippandola così a Salvini, le sardine hanno dovuto fare marcia indietro di fronte alle decisioni della Questura che ha dato precedenza alle forze politiche rispetto ai movimenti e ha confermato che lo spazio davanti al municipio sarà affidato alla Lega.

Il movimento aveva fatto per primo richiesta d'uso di suolo pubblico, ma il Carroccio si è avvalso del protocollo siglato in Prefettura dalle liste che partecipano al voto e che prevede una prelazione per comizi o iniziative di propaganda. Così, dopo un incontro nel pomeriggio, alle sardine è stata concessa la vicina piazza Libero Grassi: «Noi ci saremo, ma prima vogliamo sentire i cittadini», ha spiegato il portavoce Mattia Santori. Lunedì sera alle 21 al cinema Metropolis si terrà un'assemblea pubblica aperta: «Vogliamo capire qual è la volontà delle persone - ha proseguito Santori - se vorranno una manifestazione con 7mila persone nella piazza data dalla Questura o se preferiscono non fare nulla».

Insomma, «qualsiasi cosa decideranno, noi l'accetteremo: compreso il ritiro del presidio». Con l'avvicinarsi del voto, le iniziative delle sardine si sono moltiplicate: da Potenza alla Versilia, fino a Maranello dove ieri parlava Salvini. E domani le sardine celebreranno il loro evento più ambizioso: una kermesse musicale-politica a Bologna, dove sono attese 30mila persone. La leader di Fdi Giorgia Meloni intanto affonda: «dietro le sardine c'è il Pd», Intanto si è moltiplicata anche l'attenzione su Bibbiano. Il centrodestra è tornato a cavalcare l'inchiesta che proprio nei giorni scorsi si è chiusa con accuse pesantissime per 26 persone, compresi educatori e assistenti sociali. Giorgia Meloni, si è fatta immortalare in un video Facebook proprio all'entrata del paese: «Siamo stati i primi ad arrivare e saremo gli ultimi ad andarcene», ha detto, aggiungendo che «i fatti di Bibbiano e della Val d'Enza sono un campanello d'allarme sul sistema degli affidi in Italia».

La stessa linea di Matteo Salvini: «È una vergogna, una cosa che grida vendetta al mondo», ha gridato dal palco di Maranello.
E la candidata Lucia Borgonzoni: «Mi insultano perché ho indossato una maglietta su Bibbiano, ma a vergognarsi dovrebbe essere chi non ha controllato e non noi». Secca la replica di Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra: «La Lega strumentalizza in maniera indegna questa vicenda e sta usando i bambini per una campagna che nulla ha a che fare nel merito del caso affidi che è una questione seria». Bonaccini ha confermato che «se qualcuno ha sbagliato, deve pagare fino in fondo e duramente: noi saremo parte civile nel processo perché per primi vogliamo la verità».

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