Civita Castellana, protesta per l'aumento delle bollette dell'acqua, il sindaco dribbla la manifestazione

Civita Castellana, protesta per l'aumento delle bollette dell'acqua, il sindaco dribbla la manifestazione
di Ugo Baldi
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Sabato 18 Gennaio 2020, 18:47
Proteste con il rincaro delle bollette dell'acqua, oggi la prima tappa a Civita Castellana. I gruppi consiliari di minoranza Pd-Rifondazione-Forza Italia e Movimento Cinque Stelle) hanno espresso soddisfazione per la riuscita del sit-in di questa mattina contro gli aumenti delle bollette Talete. Il prossimo appuntamento è in programma a Viterbo il 25 gennaio. 
«Nonostante la pioggia ed il freddo abbiamo raccolto le firme di 321 cittadini - hanno detto i consiglieri comunali di minoranza -  che sono venuti in piazza con noi e che hanno sottoscritto le nostre richieste, cioè che venga rispettato il volere del Consiglio comunale di Civita Castellana, il quale ha votato all’unanimità una mozione che richiedeva il blocco degli aumenti delle tariffe ed un netto cambio di gestione della Talete stessa. Una manifestazione informativa e non strumentale, senza bandiere di partito, costruita insieme a sindacati e associazioni, durante la quale hanno preso la parola i comitati provinciali per l’acqua pubblica che da anni portano avanti queste battaglie. Per noi quelle 321 firme son un successo, sono 321 persone in carne e ossa (e non click) che di sabato mattina escono da casa con la pioggia per contestare una decisione sbagliata e che l’amministrazione comunale non può ignorare».
Poi la bacchettata alla maggioranza: « Erano assenti invece i consiglieri di maggioranza - hanno detto ancora - gli assessori ed il sindaco (che è letteralmente scappato via dopo la celebrazione di un matrimonio), che reputano più importanti le chiacchere social e la propaganda spicciola rispetto al confronto con i cittadini e con i comitati, o forse dopo l’incontro con i loro vertici provinciali sono stati costretti a ricredersi e rigettare le loro stesse dichiarazioni rientrando nei ranghi, dando il loro silenzio-assenso agli aumenti votati anche dal sindaco Caprioli».
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