Narni, assessore Tiberti commenta la proposta nuova legge regionale politiche sociali

Narni, assessore Tiberti commenta la proposta nuova legge regionale politiche sociali
di Beatrice Martelli
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Venerdì 17 Gennaio 2020, 18:23
NARNI    L’assessora alle politiche sociali del Comune di Narni, Silvia Tiberti, si esprime a proposito della proposta di modifica del disegno di legge che riguarda le case popolari presentata in Regione da Fratelli d’Italia, «partendo da una riflessione sui soggetti deboli, tra i quali vanno annoverati anche persone con dipendenze da sostanze legali e illegali, sottoposte ad esecuzione penale ed ex detenuti, fasce di popolazione da considerarsi vulnerabili». «Tra le varie condanne per le quali non è possibile ricevere una casa popolare» continua «c’è anche il gioco d’azzardo: vorrei che non fosse considerato un reato perchè la dipendenza che sviluppa è sempre più spesso patologica. Si tratta di una realtà presente in Umbria della quale i comuni hanno già iniziato a occuparsi». La legge vigente prevede che per ottenere l’assegnazione di un alloggio non si devono possedere abitazioni e che nel caso in cui il canone non venga pagato il diritto all’alloggio viene meno; l’assessora chiede tuttavia di mantenere la possibilità di effettuare un piano di rientro, «poichè i canoni non sono affatto “irrisori”, considerando che gli assegnatari hanno meno di 12000 euro di Isee». Successivamente, ringrazia dell’attenzione posta alla problematica della violenza sulle donne: infatti in caso di reati gravi l’assegnazione della casa passerà alla vittima. «Tuttavia» aggiunge Tiberti «è importante considerare la violenza contro le donne nella sua totalità perché nella maggior parte dei casi le donne hanno bisogno di protezione». «Infine posso proporre di prendere in considerazione un altro punto per rafforzare la vicinanza alle problematiche di difficoltà economica, “Nucleo famigliare in cui l’unico percettore abbia perso il lavoro per cause non imputabili al lavoratore e non in possesso di ammortizzatori sociali o sostegni al reddito”».
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