Lazio, Inzaghi: «Scudetto? Sabato, sorridendo, ho detto che manca poco...»

Lazio, Inzaghi: «Scudetto? Sabato, sorridendo, ho detto che manca poco...»
di Valerio Cassetta
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Venerdì 17 Gennaio 2020, 14:16 - Ultimo aggiornamento: 17:41

Vuole continuare la striscia positiva, Simone Inzaghi. Il tecnico della Lazio, alla vigilia della sfida con la Sampdoria, tiene alta l’attenzione in conferenza stampa:

Aspettative. «Onestamente abbiamo avuto un girone d'andata strepitoso, il nostro obiettivo è ricominciare il ritorno come abbiamo chiuso l'andata. Troveremo avversari forti che faranno di tutto per complicarci il cammino».

Avversarie. «Noi dobbiamo continuare il nostro percorso, sapendo che finora abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Tutte le nostre competitor hanno la possibilità di fare bene come noi. Non sarà semplice, nel campionato ci sono tante insidie. Le altre faranno di tutto per migliorarsi sempre».

Infermeria. «Marusic non è ancora pronto, domani non ci sarà. Cataldi ha avuto un problema con la Cremonese e per 15-20 giorni non ce l'avremo. Gli va fatto un plauso, è sceso in campo contro Brescia, Napoli e Cremonese. Forse senza essere in grado di giocare. Abbiamo fatto tre vittorie. Con lui abbiamo parlato prima della Cremonese, voleva esserci nonostante il fastidio. Tornerà più forte di prima. Correa ha fatto l'allenamento lunedì, perché è un altro calciatore generoso. Voleva esserci prima col Napoli e poi con la Cremonese. Sentiva ancora un problema, quindi lo abbiamo fermato per tre giorni, anche se non completamente. Ha lavorato in palestra e ha fatto fisioterapia. Oggi cercheremo di prepararlo, vediamo quelle che saranno le sue risposte».

Scelte. «Immobile martedì ci ha dato una grande mano, è stato utile, ieri si è allenato tranquillamente. Nelle rotazioni davanti ci siamo trovati con qualche problema. Con Correa non in condizione, poi è arrivata l'influenza di Caicedo con la Cremonese. A Immobile ho chiesto un sacrificio particolare, ma ha risposto bene»

Mercato. «Lo sappiamo, abbiamo un mese di gennaio impegnativo. Poi febbraio inizierà con il recupero col Verona. Con la società stiamo parlando, il nostro obiettivo è sempre quello di migliorare la squadra. Se ci sarà la possibilità, ci faremo trovare pronti, altrimenti andiamo avanti con questa rosa che finora ci ha dato grandi soddisfazioni. Dovremo essere attenti. Non avendo più l'Europa torneremo presto alla normalità giocando una sola volta a settimana».

Miglioramenti. «Correa? Dobbiamo vedere oggi come risponde il giocatore. Abbiamo un ciclo di partite intenso, l'obiettivo è guardare alla prossima partita e alla Samp. Una gara molto difficile da preparare. Dobbiamo credere sempre di più in quello che stiamo facendo e proponendo, ragionando da squadra. Si possono vincere così tante partite. Se si ragione da singolo diventa tutto più difficile nel calcio».

Ammonizioni. «Se faccio calcoli? Assolutamente no. I calcoli saranno solo su domani, troviamo una squadra che ha fatto gli ultimi 7 punti. Ha perso con la Juve giocando ottimamente. Squadra organizzata, solida, fisica, che può ribaltare l'azione con quattro attaccanti molto bravi. Quagliarella e Gabbiadini saranno degli osservati speciali». 

Schemi. «Dobbiamo essere bravi a trovare soluzioni importanti e credere in ciò che facciamo. Abbiamo un grosso dispendio di energia da parte dei quinti. Domani non ci sarà Lulic, toccherà a Jony. Siamo in buone mani, finora ha dato ottime risposte».

Il calendario. «Era una cosa preventivata, sapevamo che passando il turno avremmo giocato il quarto secco in casa del Napoli. Siamo sfortunati perché l'avremmo voluto giocare in casa. Credo sia successo solo una volta in quattro anni con me, contro la Fiorentina. Succederà a noi, alla Roma e al Napoli. Jony? Tante volte è subentrato nel migliore dei modi, mi dà ottime garanzie».

Pronostici. «L’obiettivo, dopo aver vinto tanto è arrivato il momento di entrare in Champions, l'avremmo meritato per quanto mostrato in campo.

Non è accaduto, il nostro obiettivo è quello, ben fermo nella nostra testa. Ho risposto sabato che in questo momento manca poco. Sorridendo ho risposto, era riferito alle dieci vittorie consecutive».

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