Smog a Roma, dai giardinieri ad Atac e Ama: due mezzi su tre sono a gasolio

Smog a Roma, dai giardinieri ad Atac e Ama: due mezzi su tre sono a gasolio
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Venerdì 17 Gennaio 2020, 01:19 - Ultimo aggiornamento: 09:27

La flotta del Campidoglio e delle sue sgangherate partecipate viaggia, in larga parte, su mezzi a gasolio. E nonostante Virginia Raggi prometta, da un paio d’anni, di voler mettere al bando le auto diesel dal cuore di Roma entro il 2024 - così annunciò a una conferenza sul clima a Città del Messico - sia in Comune, sia nelle municipalizzate si continuano ad ordinare mezzi con questo tipo di motore. Nel frattempo, chi ha comprato una macchina Euro 6, fresca fresca di immatricolazione, è stato costretto a lasciarla parcheggiata per quattro giorni di fila, da martedì, per i divieti anti-smog imposti dall’amministrazione capitolina. Divieti inutili, almeno a vedere i dati delle centraline che continuano a registrare sforamenti in batteria. 

Parlano i numeri: due mezzi su 3 della flotta comunale, mettendo nel computo anche le partecipate, marciano a gasolio. All’Atac l’ultimo report ufficiale risale a metà 2016 e annotava, su 1.920 autobus di proprietà dell’azienda, 1.515 veicoli alimentati a diesel. Una piccola parte, nel frattempo, è finita allo sfasciacarrozze. Ma ancora oggi oltre il 60% delle navette è a gasolio. Alcune sono ultra-datate. Per dire, ancora ieri mattina circolavano 428 bus diesel Euro 3, cioè vetture immatricolate fra il 1 gennaio 2001 e il 1 gennaio 2006. Addirittura, dai rilevamenti interni, risultava in servizio un bus diesel Euro 2 (immatricolazioni dal 1997 al 2001). Anche i mezzi ordinati nell’ultimo periodo sono in buona parte a gasolio. Nel 2019, sono arrivati nei depositi dell’azienda 227 bus. Ben 136 sono diesel, gli altri a metano. Altri 97 autobus sono stati comprati dal Campidoglio a fine agosto. Tutti diesel. Mentre l’ Atac ne ha ordinati 100 ibridi.

GLI SPAZZINI
All’Ama, i mezzi a disposizione sono 2.475. Il 92 per cento è a gasolio. Dai rapporti interni dell’azienda, risulta difatti che ci siano solo 16 mezzi a benzina, altri 160 bifuel benzina, Gpl o metano, più 26 veicoli elettrici. Tutto il resto, oltre 2.270 mezzi, sono diesel. Compresi quelli acquistati dall’azienda di recente - ma l’ordine risale a tre anni fa - anche qui, tutti diesel. Va detto peraltro che il grosso della flotta dei netturbini è vecchio e malridotto. Il 48 per cento dei camion, stando agli ultimi calcoli di inizio anno, è fermo ai box per guasti. Alcuni riparabili, altri no. Il neo-ad Zaghis ha sbloccato una gara impantanata dal 2016 e ora arriveranno 15 mezzi al mese, per provare - al di là delle emissioni - quantomeno a migliorare il servizio.
Dei vigili abbiamo raccontato ieri: su 700 auto, 500 sono diesel. Naturalmente anche quelle prese a noleggio di recente, a metà del 2019. Insomma, gli agenti della Municipale che stanno multando chi guida un’auto diesel durante i divieti anti-smog, salgono a bordo per primi su pattuglie diesel. Ennesima beffa.
Viaggia a gasolio il grosso del Servizio Giardini (anche qui, tanti camion sono d’annata: se fossero privati sarebbero al bando dalla “fascia verde”) e lo stesso vale per la Protezione civile cittadina: nel complesso si parla di oltre 200 camion su 250, anche se il Dipartimento Ambiente ora cercherà di cambiare passo. Per quanto riguarda l’autoparco del Campidoglio, solo 150 auto per dirigenti, assessori o per i servizi, sono a benzina o elettriche. Ma è una quota minima, che sembra cozzare con le promesse di Raggi e la messa al bando - annunciata - delle auto diesel dal cuore di Roma fra 4 anni. 

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