Capitano Ultimo, il Tar del Lazio conferma la revoca della scorta

Capitano Ultimo, il Tar del Lazio conferma la revoca della scorta
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Mercoledì 15 Gennaio 2020, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 15:48

Il Capitano Ultimo, il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio che arrestò Totò Riina, non avrà più la scorta. Il Tar del Lazio ha confermato la decisione del Viminale con la quale è stata disposta la revoca della «tutela su auto non protetta». L'ha deciso il Tar del Lazio con un'ordinanza con la quale ha respinto la richiesta di De Caprio (il ricorso era stato accolto il 26 ottobre 2019) di sospendere il provvedimento emesso nei suoi confronti dal ministero dell'Interno. I giudici amministrativi hanno rilevato che «il provvedimento impugnato è stato adottato all'esito di compiuta istruttoria» e che «le valutazioni operate al riguardo dall'Amministrazione medesima appaiono ampiamente argomentate e coerenti con le risultanze dell'istruttoria».

«Oggi 15 gennaio 2020 - ha commentato su Facebook il Capitano Ultimo - il Tar del Lazio ha respinto il ricorso per mantenere la sicurezza al capitano Ultimo e alla sua famiglia. Da oggi colpire il capitano Ultimo sarà più facile per tutti. Stasera a Roma ricorderemo l'arresto di Riina alla casa famiglia, vi aspetto insieme ai carabinieri di allora, ai carabinieri di sempre, quelli che non abbandonano. Ringrazio con le lacrime agli occhi le 157.000 persone che mi hanno sostenuto e mi sostengono, firmando la petizione online. Il vostro affetto è un onore immenso per me. Vi porto nel cuore uno a uno»

 

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