Doping, squalificati il cileno Jarry e il colombiano Farah

Doping, squalificati il cileno Jarry e il colombiano Farah
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Mercoledì 15 Gennaio 2020, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 13:01
L'Itf ha annunciato di aver provvisoriamente squalificato Nicolas Jarry a partire dal 14 gennaio 2020. Il 24enne cileno è risultato positivo ad un controllo sulle urine effettuato il 19 novembre scorso durante le finali di Coppa Davis a Madrid. Il campione, analizzato dal laboratorio accreditato di Montreal, in Canada, conteneva tracce dei metaboliti del ligandrol e dello stanozololo, due sostanze anabolizzanti proibite dalla Wada. Jarry è stato formalmente accusato della violazione il 4 gennaio. In base all'articolo 8.3.1(c) del programma anti-doping dell'Itf, la squalifica scatta dopo dieci giorni dalla comunicazione della violazione, a meno che non venga presentato appello o le contro-analisi non smentiscano il primo verdetto. Jarry ha comunque il diritto di appellarsi al Tribunale indipendente ma, scrive l'Itf, al momento ha scelto di non esercitarlo.

Anche il colombiano Robert Farah, che con Juan Sebastian Cabal ha formato la prima coppia colombiana a vincere uno Slam e il secondo duo sudamericano al numero 1 di doppio, è stato trovato positivo.
Nel suo caso alla «Boldenona», un integratore venduto in Colombia dietro prescrizione veterinaria, molto usato negli allevamenti per la carne bovina. La «Boldenona» è presente in 59 prodotti per uso veterinario, si legge nel comunicato del Comitato olimpico colombiano (Coc) che annuncia la squalifica. Tanto è vero che il Coc è obbligato ad allertare gli atleti a mantenere la massima attenzione per quanto riguarda il consumo di carne bovina sul territorio nazionale. Farah è risultato positivo a un controllo a Cali il 17 ottobre 2019. In un messaggio su Twitter ai tifosi, sottolinea come la frequente presenza di questa sostanza nella carne distribuita in Colombia può falsare i risultati. Farah, che si è professato innocente, non potrà partecipare all'Australian Open.
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