Barcellona, Setien: «Ero disoccupato, ora guido i migliori del mondo»

Barcellona, Setien: «Ero disoccupato, ora guido i migliori del mondo»
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Martedì 14 Gennaio 2020, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 18:29

Quique Setien non nasconde la sua meraviglia per essere stato il prescelto per succedere a Ernesto Valverde. «Ieri ero a spasso e oggi mi trovo ad allenare i migliori giocatori al mondo...». Per lui un'avventura non banale anche se guiderà «una squadra pazzesca - sono ancora le sue parole - che non si può migliorare perché è già il massimo», perchè il presidente Josep Maria Bartomeu, ha messo subito sul tavolo le aspettative: Liga, Coppa del Re e Champions League. Le due eliminazioni consecutive in Europa per mano della Roma e del Liverpool, quella della scorsa settimana in Supercoppa di Spagna, oltre ai recenti balbettii in campionato che pure il Barcellona guida insieme col Real Madrid, hanno indotto la dirigenza a cacciare Valverde, temendo ulteriori delusioni. «Siamo a metà stagione ed era necessario dare una scossa per affrontare la seconda parte della stagione. Noi puntiamo sempre in altro e riteniamo che con questo nuovo impulso si possa aspirare alla Liga, alla Champions e alla Coppa del Re. Avrei voluto che le cose andassero in modo diverso. Ringrazio comunque Valverde per le vittorie e il lavoro fatto in questi due anni e mezzo». «Abbiamo parlato con molti allenatori - ha aggiunto -, ma il modo di allenare di Setien ci piace, e il suo stile di gioco si sposa pienamente con la nostra filosofia». «Voglio vincere giocando bene e sono pronto a morire per le mie idee», ha indirettamente risposto l'ex allenatore del Las Palmas e del Betis, che ha espresso apprezzamento per l'eredità lasciata da Valverde: «Molte cose del suo lavoro saranno per me preziose. Basti dire che lascia la squadra prima in Liga. L'obiettivo? »Vincere tutto quello che si può vincere giocando bene. Il miglior modo per vincere è giocare bene«. In mattinata, prima della presentazione ufficiale, Quique Setien ha diretto il primo allenamento e conosciuto i suoi nuovi giocatori, numerosi dei quali nel frattempo avevano espresso parole di riconoscenza e amicizia nei confronti del suo precedessore. »Ho trovato enorme disponibilità da parte dei giocatori - ha spiegato il 62enne allenatore - sono sicuro che troveremo presto l'intesa perché molti dei concetti che proporrò già li sanno. Io sono una persona sincera e diretta, avremo un ottimo rapporto«. Come sostituire l'infortunato Luis Suarez è la prima grana che dovrà affrontare, mentre domenica avrà l'esordio sul campo, in casa col Granada e con tutti gli occhi puntati addosso.

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