Perugia, 600 firme contro l'incrocio pericoloso

L'incrocio pericoloso che ha fatto scattare la petizione
di Cristiana Mapelli
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Martedì 14 Gennaio 2020, 16:57
PERUGIA - Centinaia di firme per risolvere il problema di un incrocio pericoloso e trafficato. Il bivio è quello tra strada Tuderte e Strada Marscianese, all'ombra dell'insegna Colonnetta, con i suoi incidenti stradali che si verificano di giorno e di notte, le lunghe code di auto in fila durante le ore di punta.
«Abito in questa zona da 47 anni – racconta Francesco Nicolini, residente e promotore dell'iniziativa–, il problema dell'incrocio esiste da sempre».
Da una parte chi vive in questa parte della città e si sposta per il lavoro, i bimbi a suola, le commissioni. Dall'altra le auto i grandi mezzi industriali che, in cerca di una scorciatoia dalle galleria della E45, tagliano il percorso. «Da tempo – continua Nicolini - ho fatto sentire la mia voce il più possibile, coinvolgendo anche l'amministrazione comunale che mi ha messo a conoscenza del fatto che su questa strada non ha alcun tipo di competenza». Ed ecco il primo intoppo: la Marscianese (SS317), mentre quella Tuderte è di responsabilità della Provincia. «Capisco che l'intervento che richiediamo è un'opera particolarmente onerosa, ma ora più che mai necessaria. Le questioni tecniche sono a capo degli enti proposti, per noi conta l'azione. Non siamo più disposti a tollerare una situazione del genere, ci sono troppi rischi che non possono essere ignorati».
I residenti della zona sono sulle barricate, pronti a bussare alla porta della Regione per chiedere più sicurezza a tutti coloro che quotidianamente attraversano questo tratto di strada ritrovandosi all'incrocio, sempre più spesso nelle ore di punta, imbottigliati in un ingorgo. “Lavoro all'ospedale Santa Maria della Misericordia e abito in zona – racconta Maria Tortoioli mentre firma la petizione lasciata a disposizione di tutti al bancone del bar di Montebello -. Per fare pochi chilometri, in particolar modo nel tardo pomeriggio, è successo anche che ci ho impiegato 40 minuti con il traffico in tilt». Così da tre giorni la protesta si è tradotta con una raccolta firme lasciata al bancone del bar di Montebello per la realizzazione di una rotonda. «Abbiamo già 600 adesioni - conclude Nicolini - , ma puntiamo a consegnare almeno mille firme. Per questo, nei prossimi giorni lasceremo altre copie della petizione anche nei paesi limitrofi, da San Fortunato della Collina a Sant'Enea». Tra le firme non solo i residenti, ma molti perugini che ogni giorno, anche più volte al giorno, percorrono questa strada.
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