Lazio, la rivincita del figliol Cataldi

Lazio, la rivincita del figliol Cataldi
di Emiliano Bernardini
3 Minuti di Lettura
Martedì 14 Gennaio 2020, 07:30
 Figlio di Roma, nato sotto il simbolo dell’aquila. Da ripudiato ad amato. Cataldi e la Lazio storia di un grande amore. E poco importa se servono dei giri immensi per ritrovarsi, l’importante è che quando accada il legame diventi più forte di prima. E’ caduto, si è rialzato, è maturato e ora è pronto a prendersi la Lazio. A piccoli passi ha scalato una montagna. Tutti pazzi per Danilo, un simbolo nel quale riconoscersi. Ha capito che non deve avere fretta, il futuro è dalla sua parte. Da quando ha cambiato mentalità anche le immagini davanti a lui sono cambiate. Lo scorso anno l’esultanza sotto la curva Nord dopo il gol del 3-0 nel derby. Il sogno di tutti i bambini laziali. Ha terminato il 2019 con un ricamo sotto l’incrocio dei pali in Supercoppa. Un capolavoro. Stretto a quel trofeo ha attraversato il metal detector dell’aeroporto e poi è sbarcato a Fiumicino come un novello capitano. L’ultima immagine è quella di sabato sera al termine della sfida contro il Napoli, la vittoria del record. Danilo mentre scaglia un pallone verso la tribuna Monte Mario con il ghigno rabbioso. Una foto che ha fatto impazzire ancor di più i tifosi biancocelesti. «Sono contento della scelta che ho fatto, spero di continuare così. Non voglio cambiare aria, vorrei impormi con questa maglia che porto sin da bambino» ha ribadito Danilo a Radio Anch’io lo Sport. Poi sugli obiettivi è stato molto chiaro: «Scudetto? Nello spogliatoio si scherza in maniera goliardica, ma non mai abbiamo parlato seriamente di questo. Stiamo facendo bene, il nostro obiettivo rimane la Champions che ci siamo prefissati a inizio campionato». 
INZAGHI FA TURNOVER
Questo pomeriggio (ore 18 Rai Due) Cataldi guiderà il centrocampo della Lazio negli ottavi di coppa Italia contro la Cremonese. Formazione ampiamente rimaneggiata per biancocelesti detentori del trofeo. Niente riposo per Acerbi (scalerà a sinistra), Luis Alberto e Immobile. Per il resto la Lazio giocherà con Proto in porta, Bastos a destra e Luiz Felipe centrale. Patric e Jony agiranno da esterni. Cataldi in regia con ai lati Parolo e il Mago. Questo perché l’assenza di Caicedo costringe Inzaghi ad avanzare Berisha in avanti al fianco di Immobile. «Dobbiamo avere voglia di vincere indipendentemente da avversario e manifestazione» il diktat di Inzaghi. 
INFORTUNI
Ieri serata di controlli in Paideia. Correa ha fatto una risonanza magnetica che ha evidenziato un problema al soleo del polpaccio destro. Il calciatore è uscito dalla clinica sereno e con il dischetto delle immagini in mano. Non sembra esserci una lesione. Questo pomeriggio non ci sarà, da capire se potrà giocare sabato con la Sampdoria. Sedute di controllo anche per Lulic che ha riportato una distorsione della caviglia sinistra e aveva stretto i denti con il Napoli. Problema simile per Radu. 
ESCALANTE A ROMA, FIRMA E VISITE
E’ ufficiale l’acquisto di Gonzalo Escalante per la prossima stagione. Il capitano dell’Eibar ha firmato un quadriennale da un milione e mezzo a stagione. L’argentino è sbarcato a Roma nella serata di ieri e stamattina svolgerà le visite mediche di rito. Prevista anche una visita al centro sportivo di Formello.
CHIARIMENTO LENZINI
In serata, Andrea Lenzini nipote dell’ex presidente Umberto Lenzini ha rivelato di aver ricevuto la telefonate del presidente Lotito che si è detto dispiaciuto per la polemica scaturita dalla sua frase sullo scudetto del 1974 frutto del caso e per fare chiarezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA