Aperta la camera ardente a Roma per Giampaolo Pansa

Aperta la camera ardente a Roma per Giampaolo Pansa
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Lunedì 13 Gennaio 2020, 17:38
Aperta a Roma nel primo pomeriggio alla clinica Quisisana la camera ardente per Giampaolo Pansa morto ieri sera nella capitale. I funerali si terranno domani alle 15 a San Casciano dei bagni, in provincia di Siena, dove il giornalista risiedeva da alcuni anni.

Morto il giornalista Giampaolo Pansa: aveva 84 anni

Tra i primi ad arrivare il senatore Maurizio Gasparri che si è a lungo fermato anche con la vedova del giornalista, Adele Grisendi. «Pansa era un uomo che ascoltava, di grande sensibilità, abbiamo avuto
negli anni tante occasioni di confronto. Ci mancheranno la sua saggezza e il suo coraggio» dice Gasparri. « Oltre all'ammirazione che tutti hanno avuto per lui, per il suo giornalismo, i suoi neologismi, la capacità di sintesi, la modernità e la sua impresa storiografica, io gli sono grato - aggiunge - perché nel '97, quando ebbi un dibattito acceso in Aula con un membro del governo sulle foibe, lui fece un articolo in mia difesa. Lo chiamai, non lo conoscevo e da allora non abbiamo più perso i contatti. Quando uscì il libro "Il sangue dei vinti" non mi meravigliai, avevo capito che c'era da parte sua la volontà di scandagliare il tema diversamente. Tutta
la sua opera merita di essere ricordata».

«Giampaolo Pansa è stato un intellettuale dai caratteri assolutamente originali. Il suo talento, la sua autonomia di giudizio ne hanno fatto un protagonista indiscusso del giornalismo contemporaneo, con la sua libertà di espressione e di critica, la sua raffinata interpretazione dei fatti e delle loro ragioni più profonde». Lo scrive in un messaggio di cordoglio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Il giornalismo italiano perde una grande firma. Giampaolo Pansa scoprì lo scandalo Lockheed, condusse la famosa intervista a Berlinguer in cui il segretario del Partito Comunista  sconfessò Mosca, dichiarandosi molto più sicuro sotto l'ombrello della Nato. Soprattutto, raccontò gli orrori della guerra in maniera imparziale. Fece arrabbiare destra e sinistra, come solo i migliori sanno fare. Addio, maestro». Lo scrive Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, su Facebook.

 
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