Emergenza smog in Ciociaria, è il caos: si muovono pochi Comuni e in ordine sparso

Emergenza smog in Ciociaria, è il caos: si muovono pochi Comuni e in ordine sparso
di Pierfederico Pernarella
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Gennaio 2020, 15:12 - Ultimo aggiornamento: 15:16
Il consigliere comunale Norberto Venturi, quando nei mesi scorsi si animò il dibattito sul Grande capoluogo, suggerì che le prove generali della città intercomunale potevano essere sperimentate con le misure per il risanamento della qualità dell'aria. Come è andata a finire? Basta guardare a cosa sta accadendo in questi giorni di perdurante emergenza smog: ogni Comune fa come gli pare. Come se l'aria, impestata ininterrottamente dall'inizio dell'anno da polveri sottili oltre i i limiti di legge, alla stregua della nuvoletta di Fantozzi, stazionasse solo su quel centro e non in quello immediatamente confinante.

SOLO TRE COMUNI IN REGOLA
In Emilia Romagna, regione alle prese con lo stesso problema, ieri le domeniche ecologiche sono state svolte simultaneamente in 22 Comuni sulla base di un piano integrato interprovinciale. In provincia di Frosinone quanti, invece, l'hanno adottata? Solo due: il capoluogo e Ferentino. A Ceccano inizieranno dalla prossima. Altrove non se ne parla proprio. Non se parla ad Alatri, che rientra in Fascia 1 e ha già collezionato 9 giorni di sforamento dall'inizio dell'anno. Idem a Cassino dove i giorni di sforamento dei limiti di legge delle Pm10 sono stati già 10 come Ceccano e nel capoluogo. Stesso discorso vale per le altre misure: targhe alterne, divieto di ingresso nella Ztl per i veicoli più inquinanti, limitazioni sui riscaldamenti, divieto di accensione di falò. Anche in questo caso i provvedimenti sono stati adottati solo da tre Comuni: Frosinone, Ferentino e Ceccano.

QUI SI CORRE, LÀ È VIETATO
Ma anche nei Comuni dove vengono applicate tali misure succedono cose curiose: mentre il sindaco di Ferentino Antonio Pompeo, prendendo alla lettera quanto previsto dal Piano regionale, ha vietato la pratica sportiva all'aperto generando un vespaio di polemiche; nel capoluogo, in occasione della domenica ecologica, ieri mattina si è svolta la gara podistica Mezza Ciocia...ra. Singolare anche il fatto che persino nei pochi Comuni che adottano i provvedimenti, le iniziative, come nel caso delle domeniche ecologiche, sono scoordinate: uno la fa una domenica, un altro no.
Insomma, parafrasando Mao Tse-tung, Grande è la confusione ( e l'inquinamento) sotto il cielo, perciò la situazione è sfavorevole. Non che le domeniche ecologiche e le altre misure siano la panacea contro lo smog, ma in questo stato di totale caos anche la minima possibilità di efficacia è vanificata.

TAVOLO INTERCOMUNALE NAUFRAGATO
Mentre altrove sono stati istituiti piani provinciali o addirittura interprovinciali per il risanamento della qualità dell'aria, in Ciociaria il progetto di un tavolo intercomunale anti-smog ha fatto capolino qualche anno fa per poi naufragare nel nulla. «È un'idea valida, è vero. Ci avevamo provato in passato, ma poi non se n'è fatto più nulla. Provvederemo ad attivarci sopratutto per quei Comuni che rientrano in Classe 1», commenta il presidente della Provincia, Antonio Pompeo.
Non ha dubbi sul fatto che la lotta allo smog debba essere attuata su area estesa il sindaco del capoluogo, Nicola Ottaviani, dove, oltre alle misure di prassi su traffico e riscaldamenti, si sta tentando di andare oltre per fronteggiare l'emergenza con l'istituzione delle isole pedonali e la settimana corta nelle scuole. Iniziative che potrebbero essere adottate anche negli altro Comuni.

LA SPINTA DEL CAPOLUOGO
«È chiaro che la tutela della qualità dell'aria non possa riguardare solo il capoluogo, ma tutte le altre realtà municipali dell'hinterland, anche in considerazione del fatto che insistono tutte nella Valle del Sacco. Ci rendiamo conto che alcuni provvedimenti possano risultare all'inizio impopolari, ma dopo qualche tempo si registra una crescita della coscienza collettiva verso l'ambiente sempre più visto da giovani e famiglia coincidente con il diritto alla salute».
E il Comune capoluogo, proprio per sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell'inquinamento dell'aria, sta valutando l'ipotesi di replicare l'iniziativa di due anni fa del lunedì ecologico, eventualmente già il prossimo, qualora dovessero proseguire gli sforamenti dei limiti di legge delle polveri sottili. Negli altri Comuni confinanti tutto o quasi resta fermo, come l'aria avvelenata di smog.
© RIPRODUZIONE RISERVATA