Spagna, il governo Sanchez contro l'utero in affitto «per difendere dei diritti delle donne»

Spagna, il governo Sanchez contro l'utero in affitto «per difendere dei diritti delle donne»
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Venerdì 10 Gennaio 2020, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 22:24

La Spagna di Pedro Sanchez e Pablo Iglesias verso il no all'utero in affitto. Il neonato governo Sanchez, sostenuto dall’alleanza a sinistra fra i socialisti e Unidas Podemos, si schiera contro le "pance a noleggio" («Los vientres de alquiler»). Nel programma depositato alla vigilia del voto di fiducia – che è arrivato il 7 – un capitolo è dedicato alle Politiche Femministe. Accanto alla lotta per la parità salariale, contro la violenza maschile, la tratta delle donne a scopo sessuale e per il diritto alla maternità consapevole, compare nell’ultimo paragrafo la decisa condanna all'utero in affitto. La presa di posizione, si spiega, è in difesa dei diritti delle donne. «Lo sfruttamento riproduttivo – si legge nell’accordo fra le forze politiche – è vietato dalla nostra legislazione, in linea con le raccomandazioni del Parlamento europeo. Le pance in affitto minano i diritti delle donne, soprattutto di quelle più vulnerabili, mercificando i loro corpi e le loro funzioni riproduttive. E per questo, agiremo di fronte alle agenzie che offrono questa pratica sapendo che è vietato nel nostro paese».

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Una decisa condanna, quindi, da parte dello schieramento progressista alla
 tecnica di procreazione assistita con cui una donna porta a termine una gravidanza su commissione di altre persone, che diventeranno i genitori. Mentre 
 i sostenitori dell'utero in affitto sono semmai tra i neoliberali e tre le file di Ciudadanos, che avrebbe voluto legalizzare «Los vientres de alquiler» (nel settembre del 2018 aveva presentato una proposta per legalizzare la Gpa, gestazione per altri) in nome della «modernità».


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Attualmente la pratica del’utero in affitto in Spagna è vietata dalla legge e punita con pene fino a 5 anni di carcere, ma è molto diffusa e si sono moltiplicate in questi anni le agenzie di intermediazione con Georgia e Ucraina che sotto il travestimento di “adozioni internazionali” nascondono la Gap. Da adesso in poi nessuna tollerenza. 

In Italia la Gap è vietata, la legge 40 sancisce un espresso divieto, penalmente sanzionato, di realizzare, in qualsiasi forma, la surrogazione di maternità. In alcuni paesi la maternità suggorata è legale, seppure con restrizioni diverse: Grecia, India, Ucraina, Thailandia, Russia, Israele, Hong Kong. 

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