Imola, papà investe e uccide un 25enne marocchino che aveva rubato il cellulare a suo figlio: arrestato

Bologna, investe e uccide un 25enne marocchino che aveva rubato il cellulare al figlio
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Lunedì 6 Gennaio 2020, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 20:38
Con quell'uomo, un cittadino marocchino di 25 anni, aveva litigato nei giorni scorsi per un cellulare rubato a suo figlio. Ora, è stato accusato di aver investito con l'auto e ucciso il giovane dopo che ieri sera in centro a Imola, nel Bolognese, è stato arrestato per omicidio volontario. Protagonista della vicenda - avvenuta verso le 22.30 in via Mameli - un cittadino italiano 44enne recatosi al commissariato di Polizia poco dopo, spiegando di non aver voluto investire la vittima ma - a quanto appreso - solo di volerle sbarrare la strada e affrontarla faccia a faccia.

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Ipotesi, quella della fatalità, che non sembra avere convinto pienamente gli inquirenti tanto che dopo l'interrogatorio nella notte il 44enne è stato arrestato per omicidio volontario. Il provvedimento è stato deciso in coordinamento con il pm di turno, Anna Cecilia Sessa, anche alla luce del pregresso tra i due uomini. Tutto sembra scaturito, infatti, da una diatriba nata per un cellulare rubato dal 25enne al figlio dell'italiano, residente a Imola. Due giorni fa c'era stata una lite finita con un'aggressione e una denuncia per lesioni. Tutto sembrava finito lì, invece, nelle scorse ore l'epilogo inatteso con la dinamica precisa di quanto accaduto ancora al vaglio degli investigatori.

Il giovane è stato investito da una Jeep in una strada stretta, senza marciapiedi, della città romagnola. Poco prima erano arrivate segnalazioni alla Polizia di una macchina che girava per Imola a forte velocità. Dopo l'incidente, l'uomo alla guida del veicolo che, a quanto appurato, ha subito allertato i soccorsi del 118, si era presentato nel vicino commissariato raccontando i fatti e spiegando di non volere uccidere la vittima incrociata in una stradina del centro e colpita con la parte anteriore del fuoristrada. A quanto appreso l'intento dell'uomo sarebbe stato solo quello di sbarrare la strada al 25enne in modo da poterlo affrontare faccia a faccia, alla luce del clima minaccioso che si sarebbe venuto a creare nei confronti del figlio. Invece l'impatto con la vettura è costato la vita al cittadino marocchino.

Nelle prossime ore dovrebbero essere disposte un'autopsia sul corpo della vittima e una perizia cinematica sul luogo del sinistro in modo da fare maggiore luce sulla dinamica dell'accaduto. «Il mio assistito è distrutto e devastato da un evento che non era quello che avrebbe voluto - ha spiegato raggiunto al telefono il suo legale, l'avvocato Luca Sebastiani -: è un uomo e un padre esasperato dal timore per l'incolumità di suo figlio.
Ha collaborato immediatamente e ha risposto subito a tutte le domande. Ci sono elementi - ha concluso il legale - che mi auguro possano portare la Procura a rivedere il capo di imputazione» nei confronti dell'investitore.


 
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