La carbonara delle origini? Con aglio e gruviera. La vera storia della ricetta (che spiazza i romani)

La prima ricetta della carbonara mai pubblicata
di Pietro Piovani
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Lunedì 6 Gennaio 2020, 01:06 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 21:56
Ogni tanto sui social rispunta una sconcertante ricetta della pasta alla carbonara. Sconcertante non tanto perché negli ingredienti sono inclusi l’aglio e persino il gruviera al posto del parmigiano, ma perché questa ricetta, comparsa sulla rivista “La Cucina Italiana” nell’anno 1954, è la prima mai pubblicata in Italia. Il piatto che nella convinzione di tutti avrebbe un’origine antichissima, addirittura secolare, in realtà non è citato in nessun ricettario prima di quella data, dunque deve trattarsi di un’invenzione recente. Cosa già nota in verità, ma di solito chi si azzarda a dirlo o a scriverlo viene zittito anche con offese personali (quando si parla di cucina c’è chi dimostra un’intolleranza che non trova paragoni neanche nelle discussioni di politica). I talebani delle ricette “originarie” inorridiscono nel sentire che la pasta romana per eccellenza è nata solo con l’arrivo delle truppe alleate nel 1944, e che sarebbe stata inventata nientemeno che a Riccione, da uno chef che usò il bacon e le uova liofilizzate in dotazione ai soldati americani, e che la prima ricetta di cui si ha conoscenza si trova in un libro stampato a Chicago, e che all'inizio veniva cucinata con il bacon e la panna, mentre la formula oggi in voga con guanciale e pecorino si è definitivamente affermata solo negli anni 80 e 90. Si è affermata non perché fosse la ricetta originaria, ma per un motivo ben più valido: perché era buona. I talebani di cui sopra se ne facciano una ragione.

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