La zuffa, a suon di “colpi proibiti”, si è spostata all’esterno dell’esercizio proprio quando, in strada, stavano sopraggiungendo i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma attivati per la precedente rapina al supermercato.
I militari hanno riconosciuto il rapinatore, tenuto a terra dai cittadini del Bangladesh, grazie alla descrizione fornita alla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Roma da uno dei testimoni del primo colpo. Dopo aver diviso i contendenti, i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi del balordo – un romano di 31 anni, di fatto senza fissa dimora e con precedenti – e recuperato la pistola, che si è rivelata una “scacciacani”, perfetta replica di un revolver Colt 1911 di grosso calibro. I cittadini del Bangladesh sono dovuti ricorrere alle cure dell’ospedale Sant’Eugenio, da dove sono stati dimessi con pochi giorni di prognosi. Ad avere la peggio, è stato proprio il rapinatore che, nella zuffa con le sue ultime due vittime, ha ottenuto una prognosi di 15 giorni dai sanitari del San Camillo. La refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari, la pistola è stata sequestrata, mentre il 31enne è ora in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna.
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