Maltempo, è allerta: Napoli chiude i parchi. Protezione Civile: venti di burrasca su 7 regioni

Maltempo, è allerta: Napoli chiude i parchi. Protezione Civile: venti di burrasca su 7 regioni
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Sabato 4 Gennaio 2020, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 19:39

Maltempo, si avvicina una domenica da brividi per l'Italia con la Protezione civile che lancia un'allerta venti in burrasca per sette regioni (e Napoli decide di chiudere parchi e cimiteri). E poi, come sarà il meteo alla Befana? E quanto durerà la fase instabile sulla nostra penisola? Secondo i previsori de IlMeteo.it il quadro è ormai delineato. La massa d'aria in discesa direttamente dalle regioni polari porterà un calo drastico delle temperature, quasi esclusivamente «nel giorno della Befana». Si tratterà di una irruzione gelida e rapidissima, in grado tuttavia di raffreddare lo stivale.

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Befana, la mappa città per città. Ecco cosa attende le principali città il 6 gennaio: Roma (-3, 9°), Milano (-1, 6°), Napoli (1-9°), Torino -1-4°), Bologna (0-6°), Firenze (1-9°), Genova (8-11°), Bari (3-8°), Palermo (9-10°), Ancona 2-8°), Trieste (0-8°). Come è facile capire, la discesa delle temperature riguarderà soprattutto il versante Adriatico (Genova, ad esempio, è completamente protetta dall'irruzione artica) con le città del centro soprattutto che saranno coinvolte.

Dopo il freddo della Befana anticiclone e nebbia

Ultimata la parentesi artica, il quadro meteo muterà e la farà da padrone un super anticiclone «Già dalla giornata di martedì 7 gennaio - spiegano i previsori de IlMeteo.it - tornerà protagonista l'alta pressione che si distenderà su tutto il bacino del Mediterraneo facendo da scudo contro le perturbazioni e le incursioni gelide, bloccandole sul Nord Europa. Il resto della settimana proseguirà dunque nel segno della stabilità con tanto sole specie sulle regioni centro-meridionali. Di notte e alle prime ore di luce comunque continuerà a fare piuttosto freddo su buona parte delle regioni centro settentrionali. Sentiremo insomma un po' di brividi. Vista l'estrema stabilità atmosferica e la mancanza di venti al Nord potrebbero tornare le nebbie, specie sulle pianure, con il rischio anche dell'accumulo di inquinanti nei bassi strati e con il conseguente peggioramento della qualità dell'aria. Qualche cambiamento sarà possibile solo dopo il 12/13 del mese e molto dipenderà anche dal comportamento del Vortice Polare stratosferico».

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Venti forti, allerta Protezione Civile. Una zona di bassa pressione, ampia e profonda, in estensione dalla Scandinavia ai Balcani, convoglierà, nella giornata di domani, intensi flussi di aria fredda sul nostro Paese, favorendo un deciso rinforzo della ventilazione da settentrione, in particolare sui settori adriatici centrali e sulle regioni meridionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con le regioni coinvolte - alle quali spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati - ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L'avviso prevede dalla mattinata di domani, domenica 5 gennaio, venti nord-orientali forti o di burrasca su Abruzzo, specie sui settori costieri e meridionali, su Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con possibili raffiche di burrasca forte sulla Puglia ionica e meridionale, attese mareggiate lungo le coste esposte. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull'Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all'evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l'evolversi della situazione.

Napoli chiude parchi e cimiteri. Il Comune di Napoli ha disposto la chiusura dei parchi cittadini dalle 12 di domenica 5 gennaio e per tutta la giornata di lunedì 6 gennaio e la chiusura dei cimiteri per la sola giornata di lunedì 6 gennaio.
La decisione è stata presa a seguito dell'avviso di allerta meteo per vento e gelate diramato dalla Protezione civile della Regione Campania.


 

Parchi chiusi a Pozzuoli. La Protezione civile della Regione Campania ha diramato un avviso di allerta meteo per fenomeni meteorologici avversi previsti dalle ore 12:00 di domenica 5 gennaio 2020 fino alle ore 18:00 di lunedì 6 gennaio 2020, salvo ulteriori valutazioni. Fenomeni rilevanti: venti forti, mare agitato al largo e lungo le coste esposte e gelate a quote basse, dal pomeriggio-sera di domenica 5 gennaio fino al tardo mattino di lunedì 6 gennaio 2020. Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha disposto la chiusura dei parchi cittadini a partire dalle ore 12:00 di domenica 5 gennaio e per tutta la giornata di lunedì 6 gennaio 2020. Il cimitero resterà aperto domenica 5 gennaio mentre sarà chiuso lunedì 6 gennaio.

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