Intelligenza artificiale e sensori, come sarà l’aeroporto nel 2030

Intelligenza artificiale e sensori, come sarà l’aeroporto nel 2030
di Mauro Evangelisti
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Sabato 4 Gennaio 2020, 00:57 - Ultimo aggiornamento: 01:00
Ma come cambierà il modo di viaggiare tra il 2020 e il 2030? Gli esperti predicono aeroporti affidati all’intelligenza artificiale che saprà accompagnare e prevenire le nostre azioni, identità digitali che renderanno più rapidi i passaggi ai controlli sicurezza e ai check-in, sensori che eviteranno il noioso rituale dei cappotti da togliere e pc da rimuovere dai borsoni ai metal detector, fino all’ipotesi futuristica di fine decennio dei servizi di taxi-aerei. Questo scenario dei «dieci passi nell’aeroporto del futuro» è stato tracciato da Sita, società internazionale che riunisce società di gestione aeroportuali e compagnie aeree. Alcune innovazioni si sono già affacciate negli scali a partire dalla biometria che ci riconosce grazie al nostro volto, altre arriveranno. Esempio: «Per attraversare i controlli di sicurezza sarà sufficiente percorrere corridoi che, dotati di sensori, riconosceranno automaticamente i passeggeri e i bagagli»; i viaggi saranno ancor più personalizzati magari con il check-in della valigia da casa o dell’hotel; blockchain e 5g renderanno efficienti gli aeroporti grazie a raccolta e elaborazione dati in tempo reale. «Questi cambiamenti tecnologici avverranno più velocemente di quanto pensiamo» assicura Sergio Colella, presidente Europa di Sita.
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