Sardine, primi litigi nel movimento: a Pistoia si ribellano

Sardine, primi litigi nel movimento: a Pistoia si ribellano
di Mario Ajello
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Venerdì 3 Gennaio 2020, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 14:06
Gennaio sarà il mese delle Sardine. Con la manifestazione  di Bologna il 19 a sostegno di Stefano Bonaccini. E suoneranno anche Manuel Agnelli e Vasco Brondi. Si prevede il pienone. Ma si litiga tra le Sardine e i primi litigi interni, come se si trattasse di un qualsiasi partito, non promettono bene. Il caso è scoppiato a Pistoia ma le baruffe tra Sardine serpeggiano un po’ dappertutto. A Pistoia le Sardine hanno fatto registrare quasi un record: si sono spaccate prima ancora di scendere in piazza. Si sono formate due fazioni all’interno del gruppo, che su Facebook conta oltre 2700 persone.

Alla fine il coordinamento nazionale del movimento - Mattia Santori e gli altri -  ha deciso, in modo salomonico, di cancellare la convocazione della prima manifestazione in piazza, in programma il 4 gennaio in piazza dello Spirito Santo alle 18.30. Ma, apriti cielo, le sardine pistoiesi non l’hanno presa bene e preannunciano che loro in piazza ci andranno lo stesso. “Andiamo avanti, portiamo in piazza le stesse idee del movimento”, scrive su Fb Daniele Mannai, amministratore della pagina. Nascerà, così, il primo movimento della sardine dissidenti?

Nel gruppo sono entrate tante persone e sono comparse anche sigle che non tutti hanno gradito, come ad esempio Cgil, Arci e Anpi. “Non abbiamo detto che le Sardine non devono avere bandiere?”, lamenta Mannai. Qualcuno ha provato a mediare, facendo prevalere lo spirito costruttivo e l’importanza di stare insieme, il più possibile uniti. Ma le liti non si sono fermate e alcuni utenti sono stati bannati, cioè esclusi dal gruppo Fb. È successo, ad esempio, ad Elena Malinici: “Si era creato un clima non costruttivo, le Sardine non hanno capi, le decisioni sono collettive. Non c’è uno che comanda. Abbiamo provato a intavolare un confronto, ma poi abbiamo preferito informare il gruppo nazionale delle Sardine perché decidessero cosa fare”. Guai in vista. E la leadership nazionale di Santori ha subito dovuto capire quanto sia difficile la politica.
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