Alla “Kibernetes” c’è stato un affidamento diretto (39 mila 900 euro) da parte dell’Osl. In particolar modo la società si è occupata del riallineamento della banca dati e della predisposizione e dell’invio degli avvisi di accertamento, ma deve farsi carico anche della ricezione del pubblico e, soprattutto, della gestione della fase dei reclami. Cosa che ora fa con estrema fatica, visti gli errori fatti nella spedizione delle 9.700 cartelle. La “Kibernetes” ha così attivato un numero verde accessibile da rete fissa 800 085 899 e un numero di cellulare 342 9986880 (accessibile anche da mobile) che potranno essere contattati dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17 nei giorni dal lunedì al venerdì. «Ad ogni modo, e sempre al fine di semplificare le procedure - scrive il Comune - si consiglia ai cittadini, che intendano chiedere informazioni o comunicare inesattezze, di inviare una mail al seguente indirizzo avvisi.tari2014.comune.terni@gmail.com (è possibile allegare all’email i documenti a supporto della propria richiesta, oltre ad un proprio recapito telefonico), ciò consentirà agli operatori della societàdi rispondere entro breve tempo. Inoltre lo Sportello del cittadino in via Roma 36 e l’ufficio tributi del Comune, restano a disposizione dei cittadini, per informazioni generali e per orientamento». L’assessore al Bilancio Orlando Masselli, anche lui finito nel mirino della “Kibernetes”, è sicuro che presto la situazione si normalizzerà: «Purtroppo - spiega Masselli - ci sono stati degli errori evidenti nell’invio delle cartelle a noi non imputabili ma c’è tempo per i cittadini per correre ai ripari ». Masselli ricorda come questa situazione sia nata anche per colpa dell’inerzia dell’amministrazione precedente, che ha costretto ora i tre commissari e la Giunta di Leonardo Latini a correre ai ripari: «Il Comune - continua l’assessore - così come peraltro imposto dalla normativa, ha attivato ogni utile azione diretta a recuperare sacche di evasione e di elusione a tutela della città e della grande maggioranza dei cittadini che hanno pagato correttamente, cosa che non è stata fatta con l’attività di riscossione dalle amministrazioni che ci hanno preceduto».
Ma non è finita, perché è in corso il bando del Comune per trovare una società privata che recuperi un’evasione dell’ammontare” monstre” di 42 milioni di euro di tasse e tributi non versati dal 2015 al 2018: «Invito tutti i cittadini non in regola - conclude Masselli - prima che siano raggiunti dalle cartelle, a recarsi agli uffici tributi del Comune per farsi rilasciare la propria posizione ed evitare così di dover pagare ulteriori costi dopo l’invio delle cartelle, potendo anche usufruire della rateizzazione prevista dalla legge».
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