Confcommercio, con una nota ufficiale, ricorda che carte di credito e bancomat devono ormai essere accertate ovunque dai venditori, in modo da tracciare il pagamento e l'effettivo sconto applicato dai saldi in vigore. E che "i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta agli esercenti di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso".
L'inizio della stagione saldi è praticamente uguale in tutta Italia. La durata è invece variabile a seconda della regione. Ad esempio, il periodo più breve, solo due settimane, si registra in Trentino Alto Adige, dove è stop già il 16 gennaio. In Liguria sconti fino al 18 febbraio. A seguire Puglia, Lazio, Piemonte e Calabria, dove la scadenza dei saldi è fissata al 28 febbraio. Il 1 marzo è poi il turno di Basilicata e Marche, mentre in Molise, Umbria, Sardegna e Valle D'Aosta si chiude il 4 marzo. Il giorno dopo, il 5, tocca a Lombardia, Abruzzo ed Emilia Romagna. Il 15 marzo è ultimo giorno dei saldi invernali 2020 in Sicilia e Toscana. Quindi Veneto e Friuli Venezia Giulia si fermano il 31 marzo. A chiudere la stagione la Campania, il 2 aprile.
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