Papa Francesco, bagno di folla a San Pietro: «Roma non è solo degrado e corruzione»

Papa Francesco, bagno di folla a San Pietro: «Roma non è solo degrado e corruzione»
di Franca Giansoldati
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Martedì 31 Dicembre 2019, 19:09 - Ultimo aggiornamento: 20:14

Città del VaticanoPapa Francesco celebra a San Pietro il tradizionale Te Deum, alla presenza della sindaca Virginia Raggi, chiudendo un anno piuttosto complicato per la città di Roma. Dodici mesi segnati pesantemente dal degrado, dalla criminalità, dalla corruzione, dalle inchieste, dalla mancanza di lavoro e dalla scarsa progettualità. Eppure il pontefice nella sua omelia invita a guardare i raggi di luce ed essere ottimisti. Le ombre che gravano sulla capitale non sono state colte.

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«Vorrei stasera che il nostro sguardo sulla città di Roma cogliesse le cose dal punto di vista dello sguardo di Dio. Il Signore gioisce nel vedere quante realtà di bene vengono compiute ogni giorno, quanti sforzi e quanta dedizione nel promuovere la fraternità e la solidarietà. Roma non è soltanto una città complicata, con tanti problemi, con disuguaglianze, corruzione e tensioni sociali. Roma è una città in cui Dio manda la sua Parola, che si annida per mezzo dello Spirito nel cuore dei suoi abitanti e li spinge a credere, a sperare nonostante tutto, ad amare lottando per il bene di tutti» ha detto Francesco. 
 

 

La sua visione è decisamente positiva. Non tanto perché neghi la presenza degli enormi problemi che stanno schiacciando la capitale, piuttosto per dare risalto al lavoro silenzioso e nascosto di tante realtà che agiscono senza clamore per il bene comune. «Penso alle tante persone coraggiose, credenti e non credenti, che ho incontrato in questi anni e che rappresentano il cuore pulsante di Roma». 

Queste persone vengono descritte come il motore di tante situazioni in grado di fare da lievito e modificare il volto di una città, determinandone un diverso corso storico. «Dio sceglie loro, li ispira, li motiva all’azione, li rende solidali, li spinge ad attivare reti, a creare legami virtuosi, a costruire ponti e non muri. È proprio attraverso questi mille rivoli dell’acqua viva dello Spirito che la Parola di Dio feconda la città e da sterile la rende madre gioiosa di figli» 

Francesco nell'omelia passa poi alla descrizione di quello che osserva ogni giorno da Santa Marta. «L’ascolto è già un atto d’amore! Avere tempo per gli altri, dialogare, riconoscere con uno sguardo contemplativo la presenza e l’azione di Dio nelle loro esistenze, testimoniare con i fatti più che con le parole la vita nuova del Vangelo, è davvero un servizio d’amore che cambia la realtà. Così facendo, infatti, nella città e anche nella Chiesa circola aria nuova, voglia di rimettersi in cammino, di superare le vecchie logiche di contrapposizione e gli steccati, per collaborare insieme, edificando una città più giusta e fraterna». 

Al termine della messa il Papa si è avvicinato ai primi banchi della basilica dove sedeva la sindaca per salutarla e scambiarle gli auguri di inizio anno. Domani mattina Francesco celebrerà a San Pietro la messa della pace, alla quale è legato il Messaggio diffuso alcune settimane fa e destinato a tutti i governanti del mondo. In un passo del testo ha ricordato ancora una volta che nel mondo non ci sarà mai una situazione di pace vera se non si arriverà a garantire una maggiore equità economica e a colmare il divario tra poverissimi e ricchissimi. 
 

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