Addio 2019/ Su Terni un fiume di droga
Nella Conca il record dei sequestri

Addio 2019/ Su Terni un fiume di droga Nella Conca il record dei sequestri
di Nicoletta Gigli
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Martedì 31 Dicembre 2019, 01:20
E' un primato di cui non ci si può vantare. Che vede la provincia inondata da una quantità di droga impressionante. I numeri ufficiali della direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell'interno dicono che nel ternano è stato registrato quasi il 64 per cento delle sostanze sequestrate in un anno a livello regionale. E' ternano anche il sequestro quantitativamente più rilevante dello scorso anno: venti chili di hascisc recuperati in una delle operazioni più rilevanti delle forze dell'ordine a caccia dei venditori di morte. Era il mese di aprile. A dare il via alle indagini le segnalazioni di residenti della Valnerina che vedevano sfrecciare una moto a tutte le ore. A Marmore i militari del radiomobile fermarono un marocchino di 30 anni, che speronò un'auto per tentare la fuga. Dalla moto, rubata a Terni, spuntarono fuori i 20 chili di hashish, destinati all'insaziabile mercato della città. I dati del ministero dicono che durante le 157 operazioni antidroga sono stati sequestrati oltre 47 chili di stupefacenti. A farla da padrone l'hascisc (38 i chili sequestrati in dodici mesi) e la marijuana (quasi sette chili e mezzo) ma c'è stato anche il recupero di un chilo e mezzo di cocaina. 204 le persone indagate per traffico di stupefacenti: gli stranieri, nigeriani, albanesi, tunisini, marocchini e romeni, sono 151, i due terzi del totale. Gli indagati italiani sono 53. Otto sono minori. L'unico dato positivo è il calo delle morti per overdose. In un anno c'è stato un solo decesso accertato provocato dagli stupefacenti. I numeri sui maxi sequestri di droga inseriti nel bilancio del ministero sono destinati ad aumentare perché quello che sta per chiudersi è stato un altro anno nero. Che ha impegnato senza risparmio le forze dell'ordine ed ha visto smantellare importanti gruppi di pusher che gestivano il mercato del centro e della periferia. La lotta alla droga ora vede i magistrati umbri impegnati in strategie investigative nuove, messe a punto di recente su impulso del procuratore, Alberto Liguori. Al lavoro una task force investigativa che punta a razionalizzare l'azione di contrasto ai gruppi criminali che hanno scelto l'Umbria come luogo di transito per lo smistamento della droga. Si parte dalla condivisione della banche dati distrettuali per mappare il territorio.
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